L'impatto del petrolio venezuelano nell'industria statunitense (nonostante le sanzioni)

L'impatto del petrolio venezuelano nell'industria statunitense (nonostante le sanzioni)

I nostri articoli saranno gratuiti per sempre. Il tuo contributo fa la differenza: preserva la libera informazione. L'ANTIDIPLOMATICO SEI ANCHE TU!

Negli ultimi anni, il Venezuela ha rivitalizzato il suo ruolo nell'industria petrolifera internazionale, con un particolare focus sulle esportazioni di petrolio verso gli Stati Uniti, posizionandosi come un attore chiave sia nel mercato sudamericano che globale.

Secondo gli ultimi dati forniti dall'U.S. Energy Information Administration (EIA), riportati da Mas Energia, alla fine del 2023 il Venezuela si è collocato al terzo posto tra i paesi che esportano più petrolio verso gli Stati Uniti, superato solo dal Brasile e dalla Colombia.

Nonostante la forte concorrenza nella regione sudamericana, il Venezuela ha inviato circa 166.000 barili di petrolio al giorno agli Stati Uniti nel mese di ottobre 2023, consolidando la sua posizione come uno dei principali fornitori di greggio per il mercato nordamericano.

Il paese sudamericano è parte di un gruppo di nazioni che includono Brasile, Colombia, Ecuador e Argentina, le quali hanno costituito forniture cruciali di petrolio per gli Stati Uniti negli ultimi decenni. Paesi emergenti come Guyana hanno anche iniziato a esportare petrolio verso gli USA a partire dal 2020.

Storicamente, il Venezuela è stato uno dei principali esportatori di petrolio verso gli Stati Uniti. Tuttavia, le criminali sanzioni imposte dai governi statunitensi hanno prima ridotto e poi drasticamente interrotto queste esportazioni dal 2019 fino alla fine del 2022.

Con l'arrivo di Joe Biden alla presidenza degli Stati Uniti, il Venezuela ha intravisto una speranza di ripresa. Durante la sua amministrazione, molte delle sanzioni che impedivano le esportazioni sono state gradualmente allentate, consentendo al Venezuela di aumentare le sue esportazioni di petrolio verso gli Stati Uniti.

Questo ha portato il Venezuela da esportazioni di circa 40.000 barili al giorno nel gennaio dell'anno scorso a consolidare la sua posizione, inviando circa 166.000 barili al giorno verso gli Stati Uniti nel mese di ottobre, superando paesi come Argentina, Ecuador e Guyana e posizionandosi solo dietro Brasile e Colombia.

A livello globale, il Venezuela ha guadagnato terreno dopo il piccolo allentamento dalle sanzioni. Gli Stati Uniti, considerando l'instabilità in Medio Oriente, hanno ridotto le loro importazioni di petrolio dal Golfo Persico, aprendo così spazio per i fornitori alternativi come il Venezuela.

Questa nuova modulazione delle sanzioni ha anche permesso al Venezuela di negoziare contratti diretti con gli Stati Uniti, evitando gli sconti significativi che doveva concedere in passato su transazioni in alto mare nell'Oceano Indiano, il che aveva contribuito a gravi perdite finanziarie per il paese.

L'apertura offre opportunità significative per il Venezuela, che si è posizionato come il settimo paese più importante nelle esportazioni di petrolio verso gli Stati Uniti a livello globale nel mese di ottobre, superando paesi come Libia, Guyana ed Ecuador.

Tuttavia, nonostante questi sviluppi positivi, il Venezuela affronta ancora sfide significative nel settore petrolifero, comprese le minacce di tornare a nuove restrizioni totali nel mese di aprile dietro il pretesto di presunti diritti negati dal governo bolivariano all'opposizione più estremista e legata a Washington, adesso rappresentata da Maria Corina Machado. Ma, per ora, l'uscita dalle restrizioni ha innescato una nuova speranza per un paese che è da tempo un gigante dormiente nel panorama petrolifero mondiale.

---------------------

NUOVA USCITA - TERZA GUERRA MONDIALE? IL FATTORE MALVINAS

LEGGILO

La Redazione de l'AntiDiplomatico

La Redazione de l'AntiDiplomatico

L'AntiDiplomatico è una testata registrata in data 08/09/2015 presso il Tribunale civile di Roma al n° 162/2015 del registro di stampa. Per ogni informazione, richiesta, consiglio e critica: info@lantidiplomatico.it

Potrebbe anche interessarti

Il "caso Fassino" e lo squallore della stampa italiana di Paolo Desogus Il "caso Fassino" e lo squallore della stampa italiana

Il "caso Fassino" e lo squallore della stampa italiana

Il Primo Maggio e il mondo multipolare di Fabrizio Verde Il Primo Maggio e il mondo multipolare

Il Primo Maggio e il mondo multipolare

3 LIBRI PER "CAPIRE LA PALESTINA" LAD EDIZIONI 3 LIBRI PER "CAPIRE LA PALESTINA"

3 LIBRI PER "CAPIRE LA PALESTINA"

28 luglio: la (vera) posta in gioco in Venezuela di Geraldina Colotti 28 luglio: la (vera) posta in gioco in Venezuela

28 luglio: la (vera) posta in gioco in Venezuela

Il Congresso Usa ha deciso: "fino all'ultimo ucraino" di Clara Statello Il Congresso Usa ha deciso: "fino all'ultimo ucraino"

Il Congresso Usa ha deciso: "fino all'ultimo ucraino"

"11 BERSAGLI" di Giovanna Nigi di Giovanna Nigi "11 BERSAGLI" di Giovanna Nigi

"11 BERSAGLI" di Giovanna Nigi

25 aprile: la vera lotta oggi è contro il nichilismo storico di Leonardo Sinigaglia 25 aprile: la vera lotta oggi è contro il nichilismo storico

25 aprile: la vera lotta oggi è contro il nichilismo storico

La macchia indelebile di Odessa di Giorgio Cremaschi La macchia indelebile di Odessa

La macchia indelebile di Odessa

Il caso "scientifico" dell'uomo vaccinato 217 volte di Francesco Santoianni Il caso "scientifico" dell'uomo vaccinato 217 volte

Il caso "scientifico" dell'uomo vaccinato 217 volte

La Nato arriva a Mosca... ma come trofeo! di Marinella Mondaini La Nato arriva a Mosca... ma come trofeo!

La Nato arriva a Mosca... ma come trofeo!

L'austerità di Bruxelles e la repressione come spettri di Savino Balzano L'austerità di Bruxelles e la repressione come spettri

L'austerità di Bruxelles e la repressione come spettri

Ucraina. Il vero motivo di rottura tra Italia e Francia di Alberto Fazolo Ucraina. Il vero motivo di rottura tra Italia e Francia

Ucraina. Il vero motivo di rottura tra Italia e Francia

Quando il bonus è un malus di Giuseppe Giannini Quando il bonus è un malus

Quando il bonus è un malus

La Festa dei precari e dei sottopagati di Gilberto Trombetta La Festa dei precari e dei sottopagati

La Festa dei precari e dei sottopagati

Libia. 10 anni senza elezioni di Michelangelo Severgnini Libia. 10 anni senza elezioni

Libia. 10 anni senza elezioni

Sussidi pubblici: l'ipocrisia occidentale verso la Cina è nuda di Pasquale Cicalese Sussidi pubblici: l'ipocrisia occidentale verso la Cina è nuda

Sussidi pubblici: l'ipocrisia occidentale verso la Cina è nuda

UTILI RECORD PER HUAWEI NEI PRIMI TRE MESI DEL 2024  di Andrea Puccio UTILI RECORD PER HUAWEI NEI PRIMI TRE MESI DEL 2024 

UTILI RECORD PER HUAWEI NEI PRIMI TRE MESI DEL 2024 

Lenin fuori dalla retorica di Paolo Pioppi Lenin fuori dalla retorica

Lenin fuori dalla retorica

Registrati alla nostra newsletter

Iscriviti alla newsletter per ricevere tutti i nostri aggiornamenti