FOTO E VIDEO. La verità sulle ultime morti in Venezuela

Gli autori delle violenze erano stati ingaggiati e retribuiti dalla MUD

13278
FOTO E VIDEO. La verità sulle ultime morti in Venezuela


di Fabrizio Verde
 

Il Venezuela continua a essere uno dei campi di battaglia preferiti dal circuito informativo mainstream dove mettere in campo tutte le armi necessarie alla demonizzazione del governo socialista. L’ultima narrazione tossica parla di un giovane manifestante, Armando Cañizales, ucciso dalla Guardia Nazionale Bolivariana. 

 

In una conferenza stampa, il Ministro degli Interni e Giustizia, Néstor Reverol, ha reso noto che il manifestante in realtà è stato colpito a morte da fuoco amico: raggiunto al collo da una sfera metallica che i manifestanti volevano utilizzare per colpire le forze dell’ordine. 
 

 

L’esponente del governo bolivariano ha anche fatto chiarezza su di un’altra vicenda: quella di un giovane oppositore avvolto dalle fiamme. Il manifestante è stato colpito dalle fiamme dopo aver provocato l’esplosione di una motocicletta della Guardia Nazionale Bolivariana. 

 

Anche in questo caso è emerso che gli autori delle violenze erano stati ingaggiati e retribuiti dalla MUD (sigla che riunisce le forze di opposizione al chavismo) per andare a provocare violenza e terrore nel corso della manifestazione. 

 

«Questi atti - ha spiegato Reverol - sono parte delle azioni terroristiche, organizzate per incolpare il governo e generare commozione a livello nazionale». 

 

Come da copione queste notizie sono state manipolate e utilizzate da opposizione e media mainstream per alimentare la campagna internazionale di demonizzazione della Rivoluzione Bolivariana. 

 

Un semplice gesto conferma come funziona la manipolazione delle notizie: digitando su Google il nome del 17enne Armando Cañizales, il primo risultato che apparirà sarà un articolo redatto dal portale Caraota, parte del circuito disinformativo che quotidianamente propala fake news sul Venezuela e beneficiario dei fondi USAID destinati alla guerra non convenzionale contro il Venezuela.

 

Ovviamente la notizia manipolata ha fatto il giro del mondo, venendo ripresa e diffusa anche da esponenti politici di primo piano. Mentre gravi fatti come la morte di un ufficiale di polizia colpito a morte dai manifestanti dell’opposizione, viene occultata. Agli occhi dell’opinione pubblica mondiale si deve mostrare che il governo socialista reprime col pugno di ferro ogni voce di dissenso. Passo essenziale per preparare il terreno a operazioni di golpismo aperto. In tal senso il Cile di Pinochet sembra essere più vicino. 

Guardate queste immagini e pensate solo per un momento quello che potrebbero scrivere i giornali "liberi" se questa camionetta della polizia fosse a Parigi, Roma, Bruxelles, New York. Si tratta di un blindato che difende Caracas da frange di estrema destra violente e la verità viene completamente capovolta.

 

ATTENZIONE!

Abbiamo poco tempo per reagire alla dittatura degli algoritmi.
La censura imposta a l'AntiDiplomatico lede un tuo diritto fondamentale.
Rivendica una vera informazione pluralista.
Partecipa alla nostra Lunga Marcia.

oppure effettua una donazione

Potrebbe anche interessarti

Come la post-verità diventa post-realtà di Giuseppe Masala Come la post-verità diventa post-realtà

Come la post-verità diventa post-realtà

Macao celebra 25 anni di sviluppo e crescita   Una finestra aperta Macao celebra 25 anni di sviluppo e crescita

Macao celebra 25 anni di sviluppo e crescita

Non è solo Facebook.. E' lo specchio del mondo che ci stanno imponendo di Francesco Erspamer  Non è solo Facebook.. E' lo specchio del mondo che ci stanno imponendo

Non è solo Facebook.. E' lo specchio del mondo che ci stanno imponendo

Siria. Israele, jihadisti e noi... di Paolo Desogus Siria. Israele, jihadisti e noi...

Siria. Israele, jihadisti e noi...

Caracas contro il fascismo e per la Palestina di Geraldina Colotti Caracas contro il fascismo e per la Palestina

Caracas contro il fascismo e per la Palestina

Israele, la nuova frontiera del terrorismo di Clara Statello Israele, la nuova frontiera del terrorismo

Israele, la nuova frontiera del terrorismo

La retorica "no border" e Salvini: due facce dello stesso imperialismo di Leonardo Sinigaglia La retorica "no border" e Salvini: due facce dello stesso imperialismo

La retorica "no border" e Salvini: due facce dello stesso imperialismo

Transito di gas russo dall'Ucraina: l'UE ad un bivio di Marinella Mondaini Transito di gas russo dall'Ucraina: l'UE ad un bivio

Transito di gas russo dall'Ucraina: l'UE ad un bivio

Professioni e privilegi di Giuseppe Giannini Professioni e privilegi

Professioni e privilegi

72 ore di bipensiero oltre Orwell di Antonio Di Siena 72 ore di bipensiero oltre Orwell

72 ore di bipensiero oltre Orwell

IL RITORNO DEL VILE AFFARISTA di Gilberto Trombetta IL RITORNO DEL VILE AFFARISTA

IL RITORNO DEL VILE AFFARISTA

La politica turca in Siria: traiettoria di collisione di Michelangelo Severgnini La politica turca in Siria: traiettoria di collisione

La politica turca in Siria: traiettoria di collisione

La foglia di Fico di  Leo Essen La foglia di Fico

La foglia di Fico

Tempi duri per i poveri di Michele Blanco Tempi duri per i poveri

Tempi duri per i poveri

Il ragionier Fracchia Urso e le "promesse" di Stellantis di Giorgio Cremaschi Il ragionier Fracchia Urso e le "promesse" di Stellantis

Il ragionier Fracchia Urso e le "promesse" di Stellantis

Registrati alla nostra newsletter

Iscriviti alla newsletter per ricevere tutti i nostri aggiornamenti