Aleppo è come Stalingrado e l'occidente si schiera con i nazisti (dell'Isis)

21136
Aleppo è come Stalingrado e l'occidente si schiera con i nazisti (dell'Isis)



di Fulvio Scaglione* - fulvioscaglione.com
 

C’è una cosa che non mi torna. Per almeno un decennio ho sentito i neocon nostrani, e anche esteri, paragonare l’islam e molte sue manifestazioni al nazismo. Gli ayatollah dell’Iran? Nazisti. I terroristi islamici? Nazisti. Pure l’islam in generale, con il Corano, il jihad, il velo delle donne e così via, veniva spesso paragonato al nazismo. La definizione “islamo-fascista” veniva distribuita con grande facilità. Ovviamente paragonare un “prodotto” così completamente, tipicamente e irrimediabilmente europeo come il nazismo a un fenomeno così estraneo all’Europa come l’islam era ed è una sciocchezza politica e culturale, ma non importa. Se il paragone con il nazismo avesse avuto un qualche senso, oggi dovremmo trovare tutti compattamente schierati a favore di Bashar al-Assad e del suo regime relativamente laico, e impegnati a fare il tifo affinché Aleppo venga al più presto liberata dagli islamisti. Se il paragone tra nazismo e islamismo avesse avuto un senso, oggi la battaglia di Aleppo sarebbe considerata coma una nuova battaglia di Stalingrado.

Le analogie, per quanto possa sembrare strano, sono molte. A Stalingrado le truppe russe si opposero, tra l’estate del 1942 e il febbraio del 1943, alle truppe tedesche, italiane, rumene e ungheresi. Fino ad allora i nazisti erano sempre stati all’attacco e solo poche settimane prima dell’inizio dell’assedio avevano subito una battuta d’arresto a Mosca, che non era stata conquistata e da dove le truppe russe erano partite per la controffensiva. Un po’ quanto sta succedendo nelle ultime settimane all’Isis, che prima è sempre stato all’attacco e da anni mette sotto assedio la grande città del Nord della Siria.

Stalingrado, inoltre, era una città decisiva per l’Urss: era il fulcro del suo sistema industriale sovietico e uno snodo decisivo per i collegamenti con i bacini petroliferi del Caucaso. Aleppo è la stessa cosa per la Siria.

Altre analogie. Bashar al-Assad è un dittatore, un autocrate, un tiranno, quel che volete. Stalin, qualunque sia la definizione che avete scelto per Assad, non era da meno. E alle nazioni democratiche di allora non spiaceva affatto che la non democratica Russia di Stalin fosse al loro fianco. Né erano in alcun modo turbate dai metodi usati dai generali dell’Armata Rossa, dalla qualità e precisione dei loro bombardamenti, dal fatto che a Stalingrado i commissari politici sparassero alla schiena ai soldati che scappavano o si ritiravano. In altre parole, Gran Bretagna, Francia, Usa ecc. il ragionamento del “meno peggio” lo facevano eccome, in quei primi anni Quaranta: la Russia di Stalin che fermava i nazisti era assai meno peggio, per loro, di una vittoria di Hitler.

Infine: molti storici considerano Stalingrado la più importante battaglia della seconda guerra mondiale, il primo vero rovescio politico-militare imposto alla Germania e l’inizio della marcia delle truppe sovietiche verso Berlino, dove sarebbero arrivate due anni dopo. In un modo o nell’altro, dunque, Stalingrado fu un capitolo fondamentale della battaglia per sconfiggere il nazismo.

Aleppo è la stessa cosa. Se l’Isis conquistasse Aleppo diventerebbe uno Stato (nazista o islamo-fascista) abbastanza vero, perché avere la capitale a Raqqa non è come averla ad Aleppo. Stroncherebbe la sussistenza economica della Siria e la priverebbe dell’accesso ai campi petroliferi. Metterebbe un’ipoteca su tutta l’area che va dall’Iraq al Libano passando appunto per la Siria. Realizzerebbe uno dei sogni degli altri Stati islamo-fascisti, quelli del Golfo Persico in primo luogo. Offrirebbe a tutti gli islamisti radicali del mondo (nazisti, fascisti) un’ispirazione strategica e un modello cui guardare. Per non parlare di quello che potrebbe succedere ai cristiani e a molti altri abitanti di Aleppo, che farebbero la fine degli zingari o degli ebrei durante la Soluzione Finale.

E allora, cari neocon, perché siete così timidi? Perché, proprio ora che il nazismo islamista cerca di prendere la “sua” Stalingrado, non vi schierate come faceste ai tempi delle armi di distruzione di massa (inesistenti) di Saddam Hussein? Dove sono finite le certezze di allora? Aspettate indicazioni dagli Usa? E che qualche stratega israeliano vi dica “contrordine compagni, l’Isis adesso è un nemico”? È certo chiaro anche a voi che non passò mai per la testa di Winston Churchill né di Delano Roosevelt di permettere a Hitler di conservare il controllo di una parte di Russia per indebolire Stalin. Non fecero, insomma, ciò che americani ed europei fanno da anni per contenere l’Isis lasciandogli nel frattempo modo di smembrare Siria e Iraq.

Ma è un imbarazzo che si può capire. Per almeno due ragioni. Le teorie neocon, costruite sull’assioma che nulla può e deve essere fatto senza l’Arabia Saudita, di fatto hanno sempre incentivato l’islamismo. Il decennio neocon e la presidenza Bush non hanno fatto altro che aumentare le distruzioni, gli attentati e le morti. La “guerra contro il terrore” è stata in realtà una “guerra per il terrore”: dal 2000 al 2015 i morti per atti di terrorismo sono aumentati di nove, volte, ci sarà pure una ragione. E la ragione sta in quelle teorie sballate, che hanno demonizzato l’islam senza muovere un dito per bloccare i meccanismi del terrorismo, a partire da coloro che pagano perché altri sparino.

La seconda ragione è la probabile elezione di Hillary Clinton alla presidenza degli Usa. Tutti sanno che la Clinton avrebbe voluto e tuttora vorrebbe imporre una no fly zone sulla Siria. Impedire ai caccia siriani e russi di volare vuol dire, in concreto, cercare di far vincere Al Nusra, Jaesh al-Fatah e anche l’Isis. In altre parole, far vincere quelli che un tempo i neocon avrebbero definito islamo-fascisti e/o nazisti. Quindi li capisco, i neocon: con le elezioni Usa alle porte, e con l’ipotesi che diventi presidente la regina dei neocon democratici, meglio non scoprirsi.

*Pubblichiamo su gentile concessione dell'Autore

ATTENZIONE!

Abbiamo poco tempo per reagire alla dittatura degli algoritmi.
La censura imposta a l'AntiDiplomatico lede un tuo diritto fondamentale.
Rivendica una vera informazione pluralista.
Partecipa alla nostra Lunga Marcia.

oppure effettua una donazione

Potrebbe anche interessarti

Loretta Napoleoni - Il MAGA di Trump è esportabile in Europa? di Loretta Napoleoni Loretta Napoleoni - Il MAGA di Trump è esportabile in Europa?

Loretta Napoleoni - Il MAGA di Trump è esportabile in Europa?

Cina: impegno per costruire un mondo giusto e un pianeta sostenibile   Una finestra aperta Cina: impegno per costruire un mondo giusto e un pianeta sostenibile

Cina: impegno per costruire un mondo giusto e un pianeta sostenibile

Elon Musk e ABC: perché sarebbe una buona notizia di Francesco Erspamer  Elon Musk e ABC: perché sarebbe una buona notizia

Elon Musk e ABC: perché sarebbe una buona notizia

Le elezioni Usa, il trumpismo e il bivio finale dell'Europa di Paolo Desogus Le elezioni Usa, il trumpismo e il bivio finale dell'Europa

Le elezioni Usa, il trumpismo e il bivio finale dell'Europa

Maduro contro venti e maree di Geraldina Colotti Maduro contro venti e maree

Maduro contro venti e maree

Israele, la nuova frontiera del terrorismo di Clara Statello Israele, la nuova frontiera del terrorismo

Israele, la nuova frontiera del terrorismo

La retorica "no border" e Salvini: due facce dello stesso imperialismo di Leonardo Sinigaglia La retorica "no border" e Salvini: due facce dello stesso imperialismo

La retorica "no border" e Salvini: due facce dello stesso imperialismo

Putin si è messo ad uccidere anche i cuochi? di Francesco Santoianni Putin si è messo ad uccidere anche i cuochi?

Putin si è messo ad uccidere anche i cuochi?

I Nativi Americani hanno davvero votato per Trump? di Raffaella Milandri I Nativi Americani hanno davvero votato per Trump?

I Nativi Americani hanno davvero votato per Trump?

Magistratura ed esecutivi. Diritto interno e sovranazionale di Giuseppe Giannini Magistratura ed esecutivi. Diritto interno e sovranazionale

Magistratura ed esecutivi. Diritto interno e sovranazionale

Trump Returns - i miei 2 centesimi sull'evento del giorno di Antonio Di Siena Trump Returns - i miei 2 centesimi sull'evento del giorno

Trump Returns - i miei 2 centesimi sull'evento del giorno

9 NOVEMBRE 1989: LA CADUTA DEL MURO E L'INIZIO DELLA FINE di Gilberto Trombetta 9 NOVEMBRE 1989: LA CADUTA DEL MURO E L'INIZIO DELLA FINE

9 NOVEMBRE 1989: LA CADUTA DEL MURO E L'INIZIO DELLA FINE

La foglia di Fico di  Leo Essen La foglia di Fico

La foglia di Fico

 Perché Trump ha vinto? di Michele Blanco  Perché Trump ha vinto?

Perché Trump ha vinto?

Registrati alla nostra newsletter

Iscriviti alla newsletter per ricevere tutti i nostri aggiornamenti