Come funziona il voto in Venezuela

L'ex presidente degli Stati Uniti, Jimmy Carter, ha dichiarato che "delle 92 elezioni che abbiamo monitorato, direi che il processo elettorale in Venezuela è il migliore del mondo"

17588
Come funziona il voto in Venezuela



teleSUR
 

Il processo elettorale venezuelano è stato lodato da numerose organizzazioni e osservatori non solo per la sua alta affluenza, ma anche per la trasparenza e il controllo delle votazioni e dello scrutinio.

 

L'ex presidente degli Stati Uniti, Jimmy Carter, ha dichiarato che "delle 92 elezioni che abbiamo monitorato, direi che il processo elettorale in Venezuela è il migliore del mondo".

 

Di seguito sono riportati tutti gli elementi coinvolti nel processo di voto.

 

Requisiti e eleggibilità

 

I venezuelani che hanno 18 anni o più hanno diritto a votare in un'elezione, dopo essersi registrati per votare.

 

Anche i venezuelani residenti all'estero possono votare, dopo aver soddisfatto questi requisiti.

 

Voto

 

Queste sono le cinque fasi del voto in Venezuela:

 

1.- Quando si arriva in un seggio, gli elettori sono indirizzati al tavolo di votazione che corrisponde a loro. Al tavolo, c'è una lista con i numeri delle carte di identità degli elettori per consentire a una persona di confermare che sia la propria tavola.



 

2.- L'elettore si reca quindi al tavolo per presentare il documento che conferma la propria identità. L'elettore quindi posiziona l'indice o il pollice su un dispositivo di scansione delle impronte digitali.



 

3.- Una volta verificata l’identità, il funzionario elettorale al tavolo sbloccherà la macchina per il voto in modo che l'elettore possa scegliere l'opzione che preferisce.



 

In caso di dubbi sulla procedura di voto, il funzionario elettorale spiega i passaggi necessarii.

 

Dopo aver selezionato l’opzione preferita, l'elettore deve premere il pulsante "vota". La macchina stampa quindi una ricevuta del voto affinché l'elettore legga e confermi.

 

4. L'elettore deposita la ricevuta nell'urna corrispondente.



 

5. Infine, l'elettore firma e inserisce l'impronta digitale nel registro elettorale per confermare che ha votato e ha un dito segnato con inchiostro indelebile.



 

Chiusura e scrutinio

 

I seggi elettorali chiudono solo dopo che hanno votato tutte le persone in fila.

 

Viene poi effettuato un controllo random sulle schede cartacee e viene registrato il numero di serie della macchina. Anche l’urna elettorale corrispondente alla macchina viene selezionata e aperta e i risultati per ciascun candidato vengono conteggiati apertamente.

 

Questo viene confrontato e verificato con il conteggio originale stampato dai risultati elettronici e qualsiasi anomalia o discrepanza è registrata nel rapporto di audit.

 

La relazione di revisione originale è firmata dagli agenti elettorali e dagli osservatori di ciascuna delle parti presenti, quindi sigillata e consegnata all'esercito per essere consegnata al CNE.

 

Copie del rapporto sono consegnate ai rappresentanti dei due partiti più votati.

ATTENZIONE!

Abbiamo poco tempo per reagire alla dittatura degli algoritmi.
La censura imposta a l'AntiDiplomatico lede un tuo diritto fondamentale.
Rivendica una vera informazione pluralista.
Partecipa alla nostra Lunga Marcia.

oppure effettua una donazione

Potrebbe anche interessarti

Loretta Napoleoni - Il prestigiatore della politica internazionale di Loretta Napoleoni Loretta Napoleoni - Il prestigiatore della politica internazionale

Loretta Napoleoni - Il prestigiatore della politica internazionale

L'attacco della Cina e' a Wall Street (e alle sue bolle) di Giuseppe Masala L'attacco della Cina e' a Wall Street (e alle sue bolle)

L'attacco della Cina e' a Wall Street (e alle sue bolle)

Francesco Erspamer - C'era una volta i conservatori che conservano... di Francesco Erspamer  Francesco Erspamer - C'era una volta i conservatori che conservano...

Francesco Erspamer - C'era una volta i conservatori che conservano...

Trump e la bolla di Bruxelles di Paolo Desogus Trump e la bolla di Bruxelles

Trump e la bolla di Bruxelles

Israele, la nuova frontiera del terrorismo di Clara Statello Israele, la nuova frontiera del terrorismo

Israele, la nuova frontiera del terrorismo

La retorica "no border" e Salvini: due facce dello stesso imperialismo di Leonardo Sinigaglia La retorica "no border" e Salvini: due facce dello stesso imperialismo

La retorica "no border" e Salvini: due facce dello stesso imperialismo

Il Peyote insieme a Gesù nella Chiesa Nativa Americana di Raffaella Milandri Il Peyote insieme a Gesù nella Chiesa Nativa Americana

Il Peyote insieme a Gesù nella Chiesa Nativa Americana

Auschwitz, Zelenskij e il "Giorno della Vergogna" per l'Europa di Marinella Mondaini Auschwitz, Zelenskij e il "Giorno della Vergogna" per l'Europa

Auschwitz, Zelenskij e il "Giorno della Vergogna" per l'Europa

Democrack di Giuseppe Giannini Democrack

Democrack

72 ore di bipensiero oltre Orwell di Antonio Di Siena 72 ore di bipensiero oltre Orwell

72 ore di bipensiero oltre Orwell

Caso Al Masri. Quello che Minniti non vuole che si sappia... di Michelangelo Severgnini Caso Al Masri. Quello che Minniti non vuole che si sappia...

Caso Al Masri. Quello che Minniti non vuole che si sappia...

La California verso la secessione dagli Stati Uniti? di Paolo Arigotti La California verso la secessione dagli Stati Uniti?

La California verso la secessione dagli Stati Uniti?

La foglia di Fico di  Leo Essen La foglia di Fico

La foglia di Fico

C'è grande confusione di Michele Blanco C'è grande confusione

C'è grande confusione

Il 2025 sarà l’anno della povertà di Giorgio Cremaschi Il 2025 sarà l’anno della povertà

Il 2025 sarà l’anno della povertà

Registrati alla nostra newsletter

Iscriviti alla newsletter per ricevere tutti i nostri aggiornamenti