FPLP: Rafah sarà un cimitero per gli invasori sionisti

FPLP: Rafah sarà un cimitero per gli invasori sionisti

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Segue il comunicato del Fronte Popolare per la Liberazione della Palestina in seguito alla decisione di Israele di procedere all’invasione di Rafah, città della striscia di Gaza dove ci sono milioni di rifugiati palestinesi già scappati dalle precedenti aggressioni dell’enclave assediata

Il brutale bombardamento in corso della città è un tentativo fallito di fare pressione sulla resistenza e mettere in ginocchio il nostro popolo.

Il Fronte Popolare per la Liberazione della Palestina (FPLP) ha affermato che l’annuncio da parte dell’esercito nemico sconfitto e codardo di avviare l’evacuazione della popolazione a est di Rafah, in coincidenza con continui e brutali bombardamenti che hanno preso di mira un gran numero di case affollate di sfollati, fa parte della guerra genocida in corso contro il nostro popolo a Gaza, un disperato tentativo di ritorsione per umiliare il nostro popolo e spezzare la sua volontà, e un mezzo fallito per fare pressione sulla resistenza affinché faccia ulteriori concessioni.

Il Fronte ha sottolineato che il fallito nemico sionista non sarà in grado di ottenere alcun risultato sul terreno eccetto ulteriori omicidi, massacri, distruzione sistematica delle infrastrutture e l’espansione della catastrofica crisi umanitaria di cui soffre la città a livelli più duri, soprattutto perché l’area delle operazioni includeranno i valichi di Rafah e Kerem Shalom.

Il Fronte ritiene l’amministrazione statunitense e la comunità internazionale pienamente responsabili dei futuri crimini sionisti contro i civili e gli sfollati, soprattutto perché l’amministrazione statunitense è a conoscenza dei piani di occupazione per Rafah, ed esiste un coordinamento ai massimi livelli tra le due parti in gestire questa operazione.

Il Fronte ha invitato i sostenitori del popolo palestinese ovunque e i movimenti di solidarietà in tutto il mondo ad un’intifada globale che non si limiti alle università, ma includa tutti i sindacati, le istituzioni, le comunità arabe, palestinesi e islamiche e i movimenti BDS, e scendere nelle piazze e nelle strade e assediare le istituzioni e le ambasciate internazionali per inviare messaggi forti che denunciano la continuazione dell'Olocausto e chiedono la fine dell'aggressione, soprattutto ora diretta contro i civili disarmati a Rafah.

L’eroica operazione con cui la resistenza ha preso di mira ieri un sito militare che ospita il comando operativo che dirige l’aggressione a Rafah è un chiaro messaggio da parte della resistenza a questo nemico e ai suoi leader codardi: molte sorprese vi aspettano e ogni sciocchezza a Rafah sarà fatale, portandovi solo altra delusione, fallimento totale, sconfitta e il crollo della vostra deterrenza.

Fronte Popolare per la Liberazione della Palestina

Dipartimento centrale dei media

6-5-2024

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