Goodbye Lenin: Moreno rimosso dalla presidenza di Alianza Pais
La leadership nazionale di Pais, riunita nella capitale Quito, ha votato all'unanimità per rimuovere l'onorevole Moreno dalla carica di presidente del partito, accusandolo di non aver coordinato i piani governativi con quelli di Alianza Pais
da Morning Star
Il presidente dell’Ecuador Lenin Moreno è stato rimosso dalla posizione di leader del partito Alianza Pais, ma rimane in carica.
La leadership nazionale di Pais, riunita nella capitale Quito, ha votato all'unanimità per rimuovere l'onorevole Moreno dalla carica di presidente del partito, accusandolo di non aver coordinato i piani governativi con quelli di Alianza Pais.
La segretaria di Pais Gabriela Rivadeneira ha dichiarato che la decisione è stata presa anche per l’assenza di Moreno nelle attività del partito, incluse le riunioni degli ultimi tre mesi.
Il movimento apparentemente lascia l'onorevole Moreno in carica ma senza il sostegno della maggioranza di Alianza Pais nell'Assemblea Nazionale.
Il presidente, entrato in carica a maggio dopo aver sconfitto l’esponente di destra Guillermo Lasso, è stato attaccato dal suo predecessore Rafael Correa all'inizio del mese scorso per aver ordinato la detenzione del vicepresidente Jorge Glas.
Glas è sotto inchiesta per presunta corruzione - ma non è ancora stato accusato.
In un'intervista alla CNN del 4 ottobre, Correa ha definito il presidente «traditore», «bugiardo compulsivo» e «un lupo travestito da pecora».
Ha dichiarato che Moreno e i suoi alleati «non sono mai stati con noi, ma con l'opposizione», aggiungendo «Moreno mi ha ingannato per 10 anni».
In una dichiarazione della leadership di Alianza Pais si afferma che l'onorevole Moreno verrà deferito alla Commissione Nazionale Etica e Disciplinare del partito per «eventuali illeciti».
Al suo posto è stato nominato Ricardo Patino, ex ministro degli Esteri e della Difesa.
La leadership del partito ha inoltre chiesto a Correa in qualità di presidente onorario a vita, di «accompagnare il processo organico di rafforzamento e ristrutturazione del movimento».
Gli alleati di Moreno hanno subito attaccato la leadership del partito.
La vicepresidente Maria Alejandra Vicuna ha affermato che il governo condanna la decisione di rimuovere Moreno, descrivendo la mossa come «avventata».
Ha aggiunto che i leader del partito hanno agito contro la base della loro organizzazione, dicendo: «Degradano la condizione di un'organizzazione rivoluzionaria che non ha proprietari» e ha chiesto di rispettare la volontà dei militanti.
(Traduzione dall’inglese per l’AntiDiplomatico di Fabrizio Verde)