GRAZIE AGLI STUDENTI, IN LOTTA PER TUTTI CONTRO IL LAVORO GRATIS
di Giorgio Cremaschi
Non dobbiamo solo sostenere, dobbiamo ringraziare le decine di migliaia di studenti scesi in piazza oggi contro l'alternanza scuola lavoro. Finalmente in tante città italiane i giovani hanno manifestato contro quella infamia medioevale che è il lavoro gratuito. Infamia che diventa doppia se di essa si fa portatrice la scuola pubblica. Chiamati in lotta dalla UDS e da tanti collettivi, gli studenti hanno mostrato che la cosiddetta educazione al lavoro è in realtà ammaestramento alla prestazione servile. Che, dopo l'alternanza, prosegue nei tirocini e negli stage gratuiti, il tutto nel nome del principio: se sarai schiavo oggi forse sarai un lavoratore domani.
Nel Medio Evo chi voleva iniziare un mestiere, prima lavorava gratis e si doveva anche pagare gli strumenti di lavoro. Oggi è tutto uguale, solo che non ci sono neppure le corporazioni medioevali che alla fine un lavoro retribuito lo garantivano.
Infinite complicità hanno portato alla legalizzazione e poi alla scolarizzazione del lavoro gratis. Ricordiamo i 10000 addetti all'EXPO di Milano, imbrogliati da promesse di chissà quale occupazione futura, come compenso per la loro prestazione gratuita. Benedetta da Renzi, Maroni, Pisapia e da CGILCISLUIL.
Il mondo del lavoro è oggi governato da quella legge sciocca e feroce chiamata Jobsact. Ecco, la prestazione gratuita dei giovani è il gradino d'accesso al mondo del lavoro senza diritti, ove la dignità della persona viene offesa e negata.
L'unica cosa che l'alternanza scuola lavoro vorrebbe insegnare è l'obbedienza al lavoro non pagato prima, a quello supersfruttato poi. A tutto questo gli studenti in piazza dicono no e parlano anche per i milioni di di lavoratori che non hanno forza o coraggio di ribellarsi alla nuova schiavitù. Basta
La ministra Fedeli ha risposto agli studenti affermando che colpirà gli abusi. Cialtroneria ridicola, l'alternanza è un abuso in sé, ultimo anello di una lunga catena di abusi ai danni del lavoro e della scuola pubblica, sempre più asservita al mercato e ai suoi sporchi affari.
L'alternanza scuola lavoro va semplicemente abolita, così come il Jobsact, la buona scuola, la Fornero e le altre leggi devastarici. E i ministri che, come Fedeli, quelle leggi le sostengono, vanno cacciati e mandati a lavorare. Non gratis però, neanche loro, anche se lo meriterebbero.