Il Venezuela si congratula con Russia e Bielorussia per il Giorno della Vittoria

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Il ministro degli Esteri del Venezuela, Yvan Gil, si è congratulato questo giovedì con i governi e i popoli di Russia e Bielorussia per il 79° anniversario della vittoria dell’Armata Rossa sul nazismo tedesco.

In un comunicato, il diplomatico ha ricordato che ogni 9 maggio si rievoca il trionfo dell'allora Unione delle Repubbliche Socialiste Sovietiche (URSS) sulla Wermacht tedesca, in coincidenza con la presa di Berlino da parte dei soldati sovietici, evento che pose fine alla Seconda Guerra Mondiale e che liberò l’umanità dal dominio nazifascista.

Ha affermato che il sacrificio e l'eredità degli eroi e dei martiri dell'impresa gloriosa, ai quali il Venezuela rende omaggio, rappresentano "una luce che guida le nuove generazioni nella lotta contro le pratiche dell'imperialismo".

Allo stesso modo, ci invitano a difendere il multilateralismo, il diritto internazionale e la lotta contro le nuove minacce del nazismo e del fascismo su scala globale.

Gil ha affermato che il Venezuela "loda la profonda alleanza strategica con entrambe le nazioni nella cooperazione globale e nel lavoro congiunto".

Ha sottolineato che questa articolazione "aggiunge forze per il consolidamento di un mondo multipolare in cui prevale la giustizia e la realizzazione di cambiamenti trascendenti e positivi per l'equilibrio del mondo".

La macchina da guerra del Terzo Reich attaccò l'URSS il 22 giugno 1941. Dopo una tenace resistenza, l'Armata Rossa contenne le divisioni tedesche alle porte di Mosca e negli anni successivi, a prezzo di grandi sacrifici, inflisse loro dure sconfitte a Stalingrado, Leningrado, l'Arco di Kursk e altre battaglie.

Pur impegnando le sue migliori e più numerose divisioni sul fronte orientale, comprese quelle ritirate dall’Africa e da altri paesi europei, la Germania non poteva più privare l’URSS dell’iniziativa strategica. Il Terzo Reich consegnò le sue bandiere ai vincitori il 9 maggio 1945, quando l'Armata Rossa conquistò il Reichstag di Berlino.

A quel punto, le truppe degli Stati Uniti, del Regno Unito e degli altri paesi che avevano aperto il Secondo Fronte stavano ancora avanzando lungo le rive del fiume Elba, a più di cento chilometri dalla capitale tedesca, anche se i loro governi e le macchine della propaganda insistono cancellare la verità storica e ribadire senza fondamento che hanno sconfitto Adolf Hitler, evidenzia l'emittente teleSUR.

La Redazione de l'AntiDiplomatico

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