Mike Pompeo: direttore CIA con interessi nel settore petrolifero
Mike Pompeo ha ricevuto sostegno finanziario anche da ExxonMobil, espandendo legami e vincoli con il business del petrolio negli Stati Uniti e dei suoi interessi al di là di quei confini
La sua conferma come direttore della CIA nel 2016, dopo la nomina del presidente Donald Trump, ha generato opinioni contrastanti in Senato a causa delle sue dichiarazioni controverse su vari argomenti e la sua posizione ostile verso Hillary Clinton. Con 66 voti a favore e 32 contro ha prestato giuramento come nuovo direttore della CIA dell’amministrazione Trump.
É conosciuto negli Stati Uniti per la sua carriera nel comparto della sicurezza nazionale che include la creazione di un’impresa militare nel settore aerospaziale chiamata Thayer Aerospace and Private Security, che ha ottenuto contratti da Boeing per la costruzione di aeromobili e piattaforme aeronautiche alla fine degli anni 90’.
Nel 2006 ha ceduto la sua partecipazione in questa impresa e fondato l’impresa petrolifera oriunda del Kansas, Sentry International, della quale è attualmente presidente. Questa società è in rapida espansione dal 2003 (anno della sua fondazione), grazie alla vendita di impianti di perforazione in Cina, Canada e negli Stati Uniti, sopratutto in zone dove si pratica il fracking come Texas e Oklahoma.
Secondo dati forniti da Open Secrets, il ciclo 2016-2017 campagne elettorali di Mike Pompeo ha ricevuto sostegno finanziario anche da ExxonMobil, espandendo legami e vincoli con il business del petrolio negli Stati Uniti e dei suoi interessi al di là di quei confini.
Le sue dichiarazioni al Forum sulla Sicurezza promosso dall’Aspen Institute in Colorado sul lavoro congiunto che sta realizzando la CIA con Colombia e Messico per giungere a un «cambio di regime» (eufemismo per non dire colpo di Stato) in Venezuela, riaffermano la tradizionale incursione dell’apparato di intelligence statunitense nel rovesciare governi contrari a Washington (come Allende in Cile e Arbenz in Guatemala), così come le ingerenze delle corporazioni che mettono nel mirino il paese con le maggiori riserve di petrolio del mondo, considerato strategico dagli Stati Uniti.
L’Aspen Institute è finanziato dalle fondazioni Ford E Rockefeller, e tra i suoi consiglieri figurano Madeleine Albright e Condoleezza Rice, entrambe segretarie di Stato e criminali di guerra durante le gestioni di Bush figlio e Bill Clinton.
In merito a queste dichiarazioni il presidente Nicolás Maduro ha richiesto una risposta da parte dei governo di Colombia e Messico sul lavoro riferito da Pompeo.
Esponente della linea dura del Partito Repubblicano, si oppose all’accordo nucleare tra Stati Uniti e Iran durante l’Amministrazione Obama. Ha inoltre difeso il programma di tortura della CIA, i programmi di spionaggio della NSA, il permanere del carcere di Guantanamo e sollecitato l’applicazione della pena di morte per Edward Snowden.
Questa è la seconda dichiarazione di Mike Pompeo sul Venezuela. Lo scorso 11 di maggio ha dichiarato che in Venezuela «il rischio che i collettivo agiscano fuori da ogni controllo aumenta ogni minuto». «Ci sono molte armi da fuoco in circolazione in Venezuela e il rischio è incredibilmente reale e serio, una minaccia per Sudamerica, Centroamerica e non solo Venezuela», aveva aggiunto.
Coadiuvato dal direttore per la sicurezza nazionale Dan Coast, che affermò: «L’impopolare governo autocratico del Venezuela farà ricorso a misure ogni volta più repressive per frenare gli oppositori politici e le proteste di piazza».
Non è la prima volta che la CIA - come già dimostrarono Nicaragua, Jugoslavia Siria e Libia - accusa un governo di essere al di fuori della legge e di agire in maniera irregolare nel controllo dell'ordine pubblico come una scusa per finanziare e addestrare gruppi armati provenienti da stati di confine dove hanno centrali operative e basi militari.
In uno scenario di guerra irregolare la Colombia sarebbe per il Venezuela come l’Egitto fu per la Libia e Israele per la Siria.
(Traduzione dallo spagnolo per l’AntiDiplomatico di Fabrizio Verde)