Piccoli imprenditori al sud, le battaglie sono le stesse di noi marxisti
di Pasquale Cicalese
Ho incontrato un mio amico imprenditore edile che mi ha detto: "non menare troppo su di noi, che abbiamo le nostre pene con banche, stato e mancanza di domanda. Racconta che io, meridionale, ho vinto una fornitura in Sardegna ma in mancanza di infrastrutture pago più di un mio concorrente di Treviso e di Roma. Racconta che organizzo corsi di europrogettazione per giovani, assenti negli enti locali a causa del fatto abbiamo perso miliardi di fondi europei. Racconta che occorre investire in infrastrutture al sud sennò al nord a noi piccoli imprenditori del sud ci fregano sempre."
Gli ho risposto che sono le mie battaglie da sempre e che lavoravo in progettazione europea in un ente e che per questo l'ho pagata carissima. Che ho da tanti anni amici imprenditori e che su questo profilo diversi di loro mi hanno chiesto l'amicizia, pur essendo marxista. Non mi faccio problemi, ammiro l'intelligenza e la serietà delle persone. Gli ho inoltre detto che quando vedo dati positivi sull'economia italiana io lo scrivo subito e lo mando a tutti. Soprattutto quando a maggio giugno è uscito un dato strabiliante delle costruzioni, il suo settore, martirizzato negli ultimi 15 anni.
Comunque si, terrò maggiormente conto di questi aspetti, soprattutto le piccole imprese. Ma le multinazionali no, proprio non le sopporto, ormai fanno solo finanza.