Quad: una strategia mirata alla sicurezza o un blocco per fomentare tensioni?

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Nel corso del fine settimana, il Presidente degli Stati Uniti Joe Biden ha ospitato un importante vertice del Quad nella sua città natale di Wilmington, Delaware. I leader di Stati Uniti, Giappone, India e Australia hanno deciso di ampliare la cooperazione in materia di sicurezza, concordando operazioni congiunte della guardia costiera entro il 2025. Sebbene non menzionato esplicitamente nella dichiarazione congiunta, è evidente che la Cina rimane un fattore centrale nelle preoccupazioni di sicurezza della regione, come evidezia a giusta ragione il quotidiano Global Times.

La dichiarazione, pubblicata sul sito della Casa Bianca, ha fatto riferimento alle situazioni nei mari della Cina orientale e meridionale, dove il Quad ha espresso "serie preoccupazioni" riguardo alla crescente aggressività cinese. Anche se la Cina non è stata menzionata direttamente, il Presidente Biden è stato captato da un microfono acceso mentre diceva agli altri leader che "una Cina aggressiva ci sta mettendo alla prova", un chiaro segnale delle dinamiche geopolitiche sottese all'incontro.

Nonostante le dichiarazioni ufficiali cerchino di minimizzare l'attenzione sulla Cina, alcuni analisti hanno sottolineato come le iniziative del Quad siano chiaramente indirizzate a contrastare l'influenza cinese nella regione. Secondo Ding Duo, vicedirettore dell'Istituto di Diritto e Politica Marittima presso il National Institute for South China Sea Studies, sebbene i membri del Quad abbiano tentato di presentare l'alleanza come fondata su valori condivisi, la realtà è che le strategie emerse dal vertice sono chiaramente orientate verso la Cina, sia a livello strategico che tattico.

Una delle iniziative più concrete emerse dall'incontro è stata l’accordo per una missione congiunta della guardia costiera nel 2025. Questa operazione si concentrerà principalmente sulla sicurezza marittima e includerà anche lo sviluppo di legami di sicurezza con Paesi insulari del Pacifico e del Sud-est asiatico, regioni spesso coinvolte in dispute con la Cina. In particolare, l’alleanza potrebbe sostenere Paesi come le Filippine e il Giappone, entrambi coinvolti in controversie marittime con Pechino.

Il vertice ha evidenziato come il Quad intenda sviluppare una serie di iniziative per monitorare e garantire la sicurezza delle acque regionali. È stata anche sottolineata la necessità di migliorare la condivisione di informazioni all'interno del blocco e di rafforzare la cooperazione logistica. Questo aspetto è particolarmente rilevante nel contesto delle tensioni con la Cina, che recentemente è stata accusata di utilizzare manovre pericolose con le proprie navi della guardia costiera e la marina militare, specialmente nel confronto con le Filippine.

Secondo alcuni esperti, come Li Haidong, professore alla China Foreign Affairs University, il Quad rappresenta uno strumento strategico per favorire gli interessi degli Stati Uniti nella competizione con la Cina, sia a livello regionale che globale. Sebbene Paesi come Giappone, Australia e India abbiano interessi propri, la direzione strategica del Quad è saldamente allineata con le necessità degli Stati Uniti. Il professor Li sostiene che Biden ha sfruttato l'opportunità dell'ultimo vertice del Quad per alimentare ulteriormente la retorica della "minaccia cinese" e rafforzare la percezione che la politica statunitense nei confronti della Cina sia ampiamente condivisa.

Nonostante la frequenza dei vertici e delle riunioni, resta il dubbio su quanto il Quad possa realmente consolidarsi come alleanza. Sebbene vi siano state varie dichiarazioni di intenti, la cooperazione concreta è rimasta spesso limitata a questioni politiche e diplomatiche, senza un impegno finanziario significativo da parte dei membri. Molte delle proposte, come le operazioni congiunte e la condivisione di informazioni, potrebbero essere realizzate anche in maniera bilaterale, senza la necessità di una struttura formale come il Quad, ha osservato Ding Duo.

Inoltre, l'assenza di un riferimento esplicito alla Cina nella dichiarazione congiunta del Quad potrebbe riflettere un compromesso interno tra i membri, che hanno visioni divergenti su come rapportarsi con Pechino. Mentre Stati Uniti e Australia tendono a una posizione più dura, Giappone e India mantengono intensi rapporti economici e diplomatici con la Cina, che complicano un eventuale fronte comune.

Il Quad rimane una partnership piuttosto fluida, con ogni membro che cerca di sfruttare l'alleanza per promuovere i propri interessi. Il futuro dell'alleanza resta incerto, e la domanda è se il Quad continuerà ad essere un gruppo relativamente lasco o se si consoliderà in una vera e propria alleanza.

Il vertice del Quad ha riaffermato il ruolo dell'alleanza come strumento di cooperazione strategica nella regione indo-pacifica, con un chiaro focus sulla sicurezza marittima e sul monitoraggio delle attività cinesi. Tuttavia, dietro il linguaggio diplomatico, emergono profonde divergenze tra i membri del Quad su come affrontare le sfide regionali, specialmente in relazione alla Cina. Mentre gli Stati Uniti cercano di utilizzare il Quad come leva nella loro competizione globale con Pechino, gli altri membri bilanciano i loro interessi nazionali con la necessità di mantenere stabili i rapporti con la Cina.

La Redazione de l'AntiDiplomatico

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