Damasco risponde a Erdogan: "È il principale responsabile dello spargimento di sangue in Siria"
"Erdogan vive in uno stato paranoico. Ha dimenticato che l'Impero Ottomano è finito e che i paesi che in passato costituivano l'impero - inclusa la Siria - da molto tempo sono nazioni libere e sovrane che non consentono interferenze nei loro affari interni."
"Lui (Erdogan) è il primo responsabile per lo spargimento di sangue in Siria, e l'aggressione e l'entrata delle sue truppe in territorio siriano sono solo una delle immagini del sostegno al terrorismo e la conferma delle sue ambizioni espansionistiche". E' quello che si legge in una nota ufficiale del Ministero degli Affari Esteri della Siria ripresa e riportata dall'agenzia di stampa statale SANA.
Erdogan, in alcune dichiarazioni rilasciate ieri mattina da Tunisi, aveva accusato il suo omologo siriano, Bashar al-Asad, di essere un "terrorista" e di portare avanti il terrorismo di stato, oltre ad aver causato la distruzione del suo paese. Per tutti questi motivi Erdogan aveva chiesto la sua destituzione.
A tal proposito, la diplomazia siriana ha ribadito che le dichiarazioni del presidente turco mirano a ingannare l'opinione pubblica e giustificare i crimini commessi dalla Turchia contro il popolo siriano e il sostegno di Ankara a gruppi terroristici e armati. Nella nota di Damasco si fa anche riferimento alla situazione precaria della libertà di espressione in Turchia, dove Erdogan ha creato una "grande prigione all'interno della quale vengono fatti tacere tutti coloro che lo criticano". Per questo "il presidente turco non è nella posizione di poter fare alcuna critica contro la Siria".
Infine, conclude la nota, si evidenzia come Erdogan sia "in uno stato paranoico e vive nelle illusioni del passato. Ha dimenticato che l'Impero Ottomano è finito e che i paesi che in passato costituivano l'impero - inclusa la Siria - da molto tempo sono nazioni libere e sovrane che non consentono interferenze nei loro affari interni."