VIDEO. Ministro israeliano: L'ISIS non è una minaccia strategica per Israele
Il ministro dell'Economia israeliano Naftali Bennett ammette che Tel Aviv non ha mai visto il gruppo terroristico ISIS (Daesh in arabo) come una "minaccia esistenziale o strategica" e crede che la distruzione di questo gruppo potrebbe rafforzare la posizione dell'Iran in Siria e in Iraq.
"Non abbiamo mai visto l'ISIS come una minaccia esistenziale o strategica, (e) non si dovrebbe rimuovere l'ISIS per portare l'Iran", ha dichiarato il Ministro dell'Economia israeliano Nftali Bennet.
Bennett, mentendo chiaramente, ha accusato l'Iran di aver condotto tutti gli attacchi che si sono verificati a sud e a nord dei territori palestinesi occupati.
"L'Iran è il capo del polpo (che minaccia Israele). Questo polpo ha un tentacolo iraniano in Libano chiamato Hezbollah. Ha un tentacolo in Siria chiamato milizie sciite e ha un altro tentacolo a Gaza chiamato Hamas. Sono disposti a combattere fino all'ultima goccia di sangue contro Israele ", ha spiegato Bennett. E quindi ha esortato a intraprendere una campagna diplomatica, economica, di intelligence, e con altri mezzi, contro la testa del polpo."
Il ministro ha ripetuto l'infondata accusa secondo cui l'Iran sta cercando di accedere a "un corridoio permanente verso il Mediterraneo. Dobbiamo tagliare quel corridoio, ed è quello che stiamo facendo. Abbiamo detto che non consentiremo all'Iran di stabilirsi in Siria, e lo stiamo facendo le nostre azioni."
Teheran ha respinto più volta le accuse israeliane in merito al fatto che sta installando una base militare in Siria. In effetti, l'Iran ha inviato solo un numero specifico di consiglieri militari in Siria - su richiesta di Damasco - per contribuire alla lotta contro il gruppo terroristico ISIS.