Intossicazione da pesticidi: un contadino francese fa condannare la Monsanto
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La corte di appello di Lione ha confermato una sentenza del 2012, che aveva ritenuto la multinazionale ametricana, Monsanto, colpevole di aver avvelenato con i suoi prodotti un contadino francese.
Secondo l'impianto accusatorio il contadino, dopo aver inalato l'erbicida Lasso, avrebbe iniziato a soffrire di problemi neurologici. E' il primo caso, in Francia, in cui Monsanto è stata considerata "responsabile" per l'intossicazione.
Il colosso ora dovrà "risarcire a pieno" i danni subiti da Paul Francois. Il legale della società promette però battaglia e ha già detto che impugnerà la sentenza alla Corte di appello più alta della Francia.
Francois ha avuto diversi problemi di salute, tra cui perdita di memoria, balbettio, mal di testa dopo aver inalato Lasso nel 2004; la vittima ha accusato la multinazionale di non aver scritto avvertenze adeguate nell'etichetta.
Lasso è stato bandito in Francia nel 2007, dopo essere stato ritirato anche da altri paesi, come il Canada, il Belgio e il Regno Unito. Tra l'altro, il prodotto è stato ritirato anche dal mercato degli Stati Uniti diversi anni fa, per apparenti ragioni commerciali, come ha precisato il suo portavoce francese. (Lna)