Cresce la migrazione dal sud al nord Europa
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Il Wall Street Journal riporta uno studio dell'Organizzazione per la Cooperazione e lo Sviluppo Economico (OCSE), diffuso giovedì, che ha evidenziato la forte migrazione esistente dal sud al nord Europa. Secondo i primi dati 34.000 greci e 28.000 spagnoli si sono trasferiti in Germania tra il settembre 2011 e il settembre 2012: il maggior tasso di immigrazione degli ultimi 17 anni. Nonostante la libertà dei cittadini dell'Unione europea di lavorare in altri paesi Ue sia "uno dei grandi vantaggi del mercato unico", come ha ricordato il segretario generale dell'OCSE, Angel Gurria, il rapporto fa riferimento a "un vero e proprio esodo".
Nel 2011, Germania e Svizzera sono i due paesi che hanno assorbito la maggiore quantità di migranti dal sud Europa. La crisi economica, spiega il rapporto, non solo ha spinto più lavoratori ad emigrare dai paesi di origine, ma ha anche peggiorato le condizioni dei migranti nei paesi di accoglienza. La crisi ha, infatti, reso il mercato del lavoro in Europa molto più duro. Gurria ha affermato che è fondamentale riconoscere che la migrazione a lungo termine è una cosa positiva per le economie europee e ha deplorato la retorica anti-immigrati esistente in alcuni paesi europei, soprattutto in quelli che soffrono gli effetti della crisi.
"Quello che non si può fare è accogliere i migranti in tempi buoni e trattarli come un peso nei momenti difficili", ha aggiunto Gurria.