Letta critico del salvataggio imposto alla Grecia
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La Grecia ha trovato un alleato pubblico nel primo ministro italiano. Ad Atene per discutere la gestione della presidenza Ue del prossimo anno, Enrico Letta ha dichiarato che le misure imposte ad Atene dai creditori internazionali, se designato in modo differente, avrebbe causato meno impatto negativo sulla crisi dell'eurozona. “Il timing è stato sbagliato. Gli strumenti sono stati sbagliati. Gli interventi non fatti nella giusta direzione ed hanno peggiorato la crisi”, ha dichiarato il premier italiano nel resoconto che fornisce oggi il quotidiano greco Kathimerini.
Letta ha anche avvisato che se l'Ue non si impegna più a fondo a risolvere la crisi europea, c'è il rischio concreto che i partiti euro scettici vinceranno le prossime elezioni parlamentari. “Se l'Europa è vista non in grado di risolvere la crisi economica greca, gli elettori diranno che l'Unione non funziona e si rivolgeranno ad i partiti anti-europei”. C'è il “grosso rischio” che possano raggiungere oltre il 30% dei seggi del prossimo Parlamento europeo, ha concluso Letta.