La finta propaganda elettorale dell'UE con il "surplus" della Grecia smascherata dall'IFO

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La finta propaganda elettorale dell'UE con il "surplus" della Grecia smascherata dall'IFO


Il prestigioso think tank tedesco IFO, diretto da Hans-Werner Sinn, ha accusato le istituzioni europee di “contraffare i dati” riguardanti il deficit pubblico greco come propaganda in vista delle elezioni europee di maggio. Lo riporta Euractive.
 
Eurostat, secondo l'Ifo, avrebbe rimosso dal suo sito web alcuni dati fondamentali al fine di mostrare un surplus primario dello 0.8% per il bilancio pubblico della Grecia nel 2013 per “allestire la vetrina” in vista delle elezioni europee. Invece di un surplus, il dato effettivo avrebbe dovuto mostrare un deficit dell’8.7%!  “In questo modo, le istituzioni europee stanno perseguendo la strategia di edulcorare la situazione finanziaria dei paesi in crisi poco prima delle elezioni per il Parlamento Europeo,” ha dichiarato Sinn.
 
Simon O’Connor, portavoce della Commissione sulle questioni economiche e finanziarie, ha ammesso che “in effetti c’è un deficit primario del -8.7%” in Grecia nel 2013, secondo il Sistema Europeo di Contabilità elaborato dall’Eurostat. Ma ha detto anche che il sistema di contabilità è stato cambiato durante la crisi finanziaria per escludere le massicce iniezioni di denaro pubblico che sono state necessarie per sostenere un settore bancario che stava collassando. Tra il 2008 e il 2013, 4.9 triliardi [4900 miliardi, ndt] di euro (pari al 39% del PIL dell’intera UE) sono stati impegnati a sostegno delle banche in difficoltà,secondo quanto riportato dal Fondo Monetario Internazionale. Di quella somma, sono stati effettivamente utilizzati 1.7 triliardi di euro di soldi dei contribuenti, pari al 13% del PIL dell’UE.
 
Tuttavia, queste massicce iniezioni di denaro sono considerate come delle “misure temporanee una tantum” dal Patto di Stabilità e di Crescita, che nell’eurozona limita il deficit pubblico al 3% del PIL. Questo significa che le iniezioni di denaro al settore bancario “non vanno a danno dello Stato membro in termini di una possibile procedura per deficit eccessivo” ha detto Olli Rehn ai ministri delle finanze dell’UE in una lettera datata 9 ottobre 2013. 
 
Per la traduzione completa dell'articolo di EurActive si rimanda e si ringrazia Voci dall'estero

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