Venezuela: continua a calare la povertà nonostante guerra economica e inflazione indotta
Aumenti salariali e investimenti sociali proteggono la popolazione venezuelana dagli effetti nefasti della guerra economica in atto
di Fabrizio Verde
La curva della povertà in Venezuela continua a scendere nonostante i forti attacchi portati contro l'economia nazionale, il sabotaggio e l'inflazione indotta. La guerra economica non riesce a fermare i progressi del processo bolivariano.
Il vicepresidente per la Pianificazione e la Conoscenza, Ricardo Menéndez, ha spiegato che negli ultimi anni sotto la guida del Presidente Nicolás Maduro la percentuale di persone che vive in povertà è continuata a calare allo stesso ritmo del periodo di Hugo Chávez. La povertà estrema per bisogni primari insoddisfatti (NBI) è passata dal 5,5% del 2013, al 5,4% dell'anno successivo, per attestarsi quest'anno al 4,9%.
In una conferenza stampa tenutasi a Caracas l'esponente del governo bolivariano ha illustrato i progressi raggiunti grazie alle politiche sociali implementate dal governo, con l'ausilio di alcuni grafici comparativi, che mostrano gli indici di povertà strutturale in Venezuela dal 1990 a oggi.
Ricardo Menéndez ha sottolineato che se nel 1990 il tasso di famiglie con bambini in un'età compresa tra i sette e i dodici anni che non frequentavano la scuola era del 5,2%, questo stesso tasso nel 2015 è dello 0,6%.
Inoltre il tasso delle famiglie monoreddito mentre nel 1990 era del 12,8%, nel 2015 si assesta al 3,1%. Numeri e dati che suffragano la bontà dell'azione portata avanti dal governo bolivariano in ambito sociale, dove sono stati fatti passi da gigante.
In un recente evento dove ha annunciato un aumento del salario minimo del 30%, il Presidente della Repubblica Bolivariana del Venezuela, Nicolás Maduro, ha ribadito che la misura serve a proteggere il popolo venezuelano dagli effetti della guerra economica.
I detrattori hanno immediatamente contestato la misura dichiarando che gli effetti saranno annullati dalla forte inflazione. Un'inflazione indotta al rialzo dalla speculazione: perché un prodotto X aumenta di prezzo, questo non avviene a causa del 'controllo sul cambio' o a causa del sussidio governativo. Il prezzo del prodotto aumenta perché l'importatore decide di speculare, guadagnado il 1000% sulla vedita di un determinato prodotto. Questi sono alcuni degli effetti negativi che si possono riscontrare in un paese dipendente dalle importazioni come il Venezuela.
A questo punto però è lecita una domanda: se l'inflazione alta impoverisce la popolazione, come mai in paesi dove questa è tenuta bassa come Colombia, Messico e Perù, la miseria resta una grossa piaga, con un indice di povertà che supera il 40%.
Evidentemente ad essere efficaci contro la povertà e per la protezione dei lavoratori e della popolazione sono le politiche dei governi bolivariani.