Lula al contrattacco: «Hanno paura che io ritorni alla Presidenza»
Dietro la vicenda 'Lava Jato' vi è la volontà di gettare fango su Lula e Dilma, oltre che chiedere la privatizzazione della statale Petrobras
di Fabrizio Verde
«Oggi in questo paese essere un amico di Lula sembra sia diventato pericoloso. Ciò che si cerca di fare è criminalizzare il PT e Lula. Non esiste una spiegazione logica, hanno paura che io ritorni alla Presidenza», con queste parole, l'ex sindacalista e presidente brasiliano Luiz Inácio Lula da Silva, ha commentato quanto accaduto in una conferenza stampa tenuta in seguito al suo rilascio avvenuto dopo tre ore d'interrogatorio.
Lula è passato quindi al contrattacco aggiungendo che tali azioni condotte contro di lui, non fanno altro che aumentare la voglia di tornare a partecipare da protagonista alla vita del paese: «Sono indignato per il comportamento tenuto nei miei confronti. Mi hanno danneggiato e offeso la mia storia, mi sento tradito ma voglio dire che non riusciranno a fermarmi!».
Un'interessante chiave di lettura dell'intera vicenda 'Lava Jato', la offre il giornalista brasiliano Beto Almeida, che spiega come l'obiettivo delle forze di destra sia quello di chiedere la privatizzazione della statale Petrobras: «Vogliono far intendere che se Petrobras non fosse statale queste cose non accadrebbero. La soluzione ai problemi di Petrobras è molto lontana dalla privatizzazione, vi è bisogno di un maggiore controllo statale».