Il nuovo patto Molotov-Ribbentrop negoziato da Putin e Merkel

Il problema è che c'è un fattore che potrebbe impedire una soluzione pacifica alla crisi: gli Stati Unti

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Il nuovo patto Molotov-Ribbentrop negoziato da Putin e Merkel


Grazie all'Independent è ormai noto come Angela Merkel e Vladimir Putin stiano negoziando quello che Zero Hedge definisce un nuovo patto Molotov-Ribbentrop: la Germania e la Russia, in altre parole, stanno lavorando in segreto per una soluzione pacifica delle tensioni sull'Ucraina, in modo da negoziare la sovranità sulla Crimea in cambio di garanzie di sicurezza energetica e commerciali per l'Ucraina. L'Independent rivela che il processo di pace "si basa su due importanti ambizioni: stabilizzare i confini del paese finanziariamente in difficoltà con un aiuto economico da parte della Russia, in particolare con un nuovo accordo che assicuri la sua sicurezza energetica".

Il lungo rapporto dell'Independent avviene nel giorno in cui il Wall Street Journal ha scritto, al contrario, come "Angela Merkel abbia dato a Putin una risposta seccata. La Germania supporta le sanzioni russe e segna un momento epocale nelle relazioni fondanti l'Europa", in cui si legge come "Angela Merkel ha parlato con il presidente russo Vladimir Putin per almeno 30 volte dalla inizio della crisi ucraina. Gli ha inviato un messaggio molto secco, secondo fonti che hanno assistito alla telefonata: 'Chiamami se hai novità da segnalarmi su come evitare il conflitto. Era il 20 luglio. I due leader non si sono più parlati da allora'", si legge nel giornale americano.

Può essere vero che i due leader non si siano più sentiti, ma questo non perché "Putin non ha progressi da raccontare alla Merkel", ma perché i due stanno semplicemente negoziando in segreto e difficilmente renderanno partecipi delle loro attività l'Ucraina, gli altri paesi europei, per non parlare all'ONU. 

Ecco come l'accordo potrebbe avvenire. Dall'Independent:
 
Fonti vicine ai negoziati segreti sostengono che la prima parte del piano di stabilizzazione richiede che la Russia ritiri il suo sostegno finanziario e militare per i diversi gruppi pro-separatisti che operano in Ucraina orientale. Nell'ambito di tale accordo, la regione avrebbe ampi poteri decentrati. 
 
Allo stesso tempo, il presidente ucraino avrebbe accettato di non chiedere l'adesione alla NATO. In cambio, il presidente Putin non dovrebbe cercare di bloccare o interferire con le nuove relazioni commerciali dell'Ucraina con l'Unione europea nel quadro di un patto firmato poche settimane fa. 
 
In secondo luogo, all'Ucraina sarebbe stato offerto un nuovo contratto a lungo termine con la russa Gazprom, il fornitore di gas russo, per le forniture in futuro. Allo stato attuale, non vi è alcun accordo sul gas in posto e il gas in Ucraina si va esaurendo prima di questo inverno. Il che significherebbe la rovina economica e sociale per il paese. 
 
Come parte della transazione, la Russia compenserebbe l'Ucraina con un pacchetto finanziario miliardario per la perdita del canone di locazione che ha usato per pagare lo stazionamento delle sue flotte in Crimea e nel porto di Sebastopoli sul Mar Nero.
 
Si tratterebbe di un accordo di assoluto buon senso, che non andrebbe bene solo per chi ha interessi altri affinchè la guerra civile in Ucraina prosegua. All'indomani dell'abbattimento del MH-17, prosegue l'Indipendent, i negoziati si sono interrotti e si prevede che la loro ripresa avvenga una volta che l'inchiesta avrà avuto luogo. Ma mentre la Germania non vede l'ora di trovare una soluzione al conflitto in Ucraina e ripristinare le normali relazioni russe, altri sono molto più desiderosi di mantenere questo clima di tensioni: "Un portavoce il Foreign and Commonwealth Office ha dichiarato di non essere  conoscenza di tali negoziati in corso. Tuttavia, il portavoce ha riferito che sarebbe altamente improbabile che sia gli Stati Uniti o nel Regno Unito sarebbero d'accordo a riconoscere il controllo russo su Crimea." Nonostante quello che il Regno Unito (e certamente la Francia) credono, la Germania è il paese che ci perderebbe di più da un embargo con la Russia e per questo è impegnata a cercare una soluzione il prima possibile. Ma il problema è più generale: la Russia è ancora il terzo partner commerciale dell'UE con un scambio commerciale di 460 miliardi di euro l'anno scorso. Le ultime sanzioni introdotte dall'Unione europea verso gli individui e le banche russe faranno molto male a tutti i paesi europei, non solo la Germania. Quindi l'Europa unita avrebbe tutto l'interesse a trovare una soluzione pacifica e diplomatica alla crisi in corso. 
 
Il problema, prosegue Zero Hedge, è che, purtroppo, c'è un fattore che potrà impedire una soluzione pacifica a tutta questa vicenda. E, non sorprende, che siano gli Stati Uniti d'America. Incidentalmente quegli stessi americani che hanno passato gli ultimi due anni a cercare di iniziare una guerra regionale in ogni parte del globo per aprirsi nuove finestre di mercato e spingere il Pil del complesso industriale. Questa è la ragione per cui se il processo di pace resta nelle mani degli Usa, una persona vicina a Putin ha dichiarato al Financial Times come "una guerra si sta avvicinando in Europa". Per coloro che considerano il reportage di Indpendent una fabbricazione, conclude Zero Hedge, il governo tedesco ha smentito tutto. E, come ci insegna Jean-Claude Juncker, questo è una buona prova che il quotidiano inglese ha proprio colto nel segno.

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