“Bruciati i dollari dell’ISIS”: un'altra bufala di Repubblica
di Francesco Santoianni
“Bombe Usa su tesoro ISIS: si alza colonna di dollari” assicura oggi “Repubblica” presentando il video di un attacco aereo che sarebbe stato compiuto a Mosul in Iraq l’11 gennaio. Un video del Canale ufficiale Youtube dell’CJTF Operation Inherent Resolve (la coalizione NATO-Petromonarchie) che - come gli altri 95 lì inseriti e a differenza di quelli diffusi dalla Russia - non mostra nessun attacco a colonne di autobotti o a miliziani dell’ISIS ma solo la distruzione di ponti e di edifici, spesso ubicati posti in centri abitati. Unica eccezione: un video che, nonostante il titolo, ci mostra la distruzione di una decina di autocisterne.
Sul perché dello scarso impegno occidentale nel colpire l’ISIS si potrebbe discutere a lungo. Ma torniamo ai “dollari” del nostro video di partenza. Dalla velocità con la quale cadono, gli oggetti identificati in queste banconote si direbbero essere pezzi di qualche materiale pesante. Ma ammettiamo pure che siano dollari. Che se ne farebbe l’ISIS di questi? Li va a spendere in giro? Paga con questi i suoi miliziani? Ma quale organizzazione, seppure efferata come l’ISIS, sarebbe così idiota da rivelare così candidamente i suoi finanziatori?
Si direbbe non chiederselo “Repubblica” né i tanti altri media mainstream che hanno preso per oro colato questa bufala made in USA. Forse farebbero meglio a interrogarsi su chi, davvero, (e come) finanzia l’ISIS. Troverebbero molti loro sponsor.
Francesco Santoianni