Arabia Saudita. Ateismo equiparato a terrorismo
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L'Arabia Saudita ha introdotto una serie di nuovi decreti che equiparano gli atei ai terroristi, secondo un rapporto di Human Rights Watch.
Nella cornice di una nuova legislazione anti terrorismo - volta a contrastare il crescente numero di sauditi che partecipano alla guerra civile siriana e rientrano poi in patria minacicando di rovesciare la monarchia saudita - il re saudita Abdullah ha compiuto uno stretto giro di vite su tutte le forme di dissenso politico e le proteste che potrebbe "danneggiare l'ordine pubblico".
L'articolo 1 definisce terrorismo "il tentativo di propagandare il pensiero ateo in qualsiasi forma o porre in dubbio le fondamenta della religione islamica su cui l'Arabia Saudita si basa"
Joe Stork, direttore di Human Rights Watch per il Medio Oriente e Nord Africa, ha dichiarato: "Le autorità saudite non hanno mai tollerato le critiche alle loro politiche, ma queste leggi recenti trasformano quasi ogni espressione critica o associazione indipendente in crimini di terrorismo".
L'organizzazione ha detto che le nuove disposizioni "terrorismo" contengono un linguaggio che i pubblici ministeri e i giudici stanno già utilizzando per perseguire e condannare gli attivisti indipendenti e i dissidenti pacifici.