La Banca Centrale Russa non utilizzerà più i Rating assegnati da Standard & Poor's, Moody's e Fitch

I principali indicatori economici della Russia mostrano quanto l'attacco contro il rating del Paese sia del tutto irrazionale

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La Banca Centrale Russa non utilizzerà più i Rating assegnati da Standard & Poor's, Moody's e Fitch

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Sulla scia del downgrade della scorsa settimana da parte di Fitch e Moody ad un livello appena superiore a "speculativo", la Banca Centrale Russa (CBR) ha rilasciato una dichiarazione nella quale ha annunciato che non utilizzerà più i credit rating assegnati da Standard & Poors, Fitch o Moody dopo il 1° Marzo 2014. Tutti i rating di credito sono ora a discrezione del Consiglio di Amministrazione della Banca per valutare se le valutazioni fatte dopo marzo sono accurate. 

La scorsa settimana Fitch Ratings ha declassato il rating della Russia da BBB a BBB-, avvertendo che il paese non conoscerà crescita fino al 2017. Moody da Baa3 a Baa2, ultimo livello prima del junk, e prevede che l'economia russa si contrarrà del 5,5% nel 2015 e di un ulteriore 3% nel 2016. Standard & Poor`s (S & P) ha invece deciso di rivedere il rating della Russia con un possibile downgrade a fine gennaio.  
 

Ma questa valutazione è basata su indicatori che riflettono lo stato reale dell'economia russa? O è un altro passo politicamente motivato deciso dall'Occidente per destabilizzare il sistema finanziario della Russia?, ci chiedevamo ad inizio mese, proponendo un commento di Ian Bloum pubblicato sul giornale online della Strategic Culture Foundation.
 
Come spiega Bloum, niente di drammatico è accaduto quando Moody ha assestato il primo colpo contro la Borsa della Russia nel mese di ottobre 2014, declassando il rating del Paese. A sua volta, Fitch non esclude la possibilità di declassare il rating sovrano della Russia entro fine gennaio. Ci sono una serie di fattori ad influenzare negativamente il mercato russo, per esempio il recente attacco speculativo contro il rublo e, naturalmente, le sanzioni economiche adottate contro Mosca da Usa e Ue.
 
Tuttavia i principali indicatori economici della Russia mostrano quanto l'attacco contro il rating del Paese sia del tutto irrazionale. In primo luogo, la banca centrale della Russia, forse con un po’ di ritardo, ha preso misure efficaci per inondare il sistema bancario di liquidità. In secondo luogo, la situazione finanziaria nelle regioni russe non si è deteriorata nel 2014. In generale, è rimasta la stessa dello scorso anno. In terzo luogo, il precedente downgrade rating a lungo termine da parte di S & P in aprile 2014 non ha avuto alcun impatto sostanziale sul mercato della Russia.  
 
Va ricordato che il rating sovrano di S & P della Russia aveva oscillato vicino al grado soglia fino al 2005. Nessuno sembrava evidenziare il problema durante i primi anni del 2000, grazie al fatto che l'economia della Russia è cresciuto bene. Ora, che cosa accadrà se S & P rivedrà comunque il rating sovrano della Russia nel mese di gennaio?
 
L’assistente del Presidente russo Andrej Belousov ritiene che le agenzie internazionali di rating non abbiano alcun motivo per rivedere i rating sovrani della Russia  e che è improbabile che Standard & Poor declassi il rating sovrano della Russia a un livello speculativo, perché questa azione minerebbe la reputazione dell'agenzia. "Comprometterebbero la loro reputazione perché la nostra posizione reale corrisponde al rating di investimenti. Tale decisione influenzerà la reputazione stesse delle agenzie di rating, che è stata già minata durante la crisi finanziaria",  ha detto il consigliere presidenziale.
 
Il governo russo non ha nessun dubbio riguardo l’imparzialità degli esperti di rating occidentali con l'amministrazione Obama che ha scatenato ufficialmente la guerra economica in atto. Appena prima del nuovo anno il ministro dell'Economia Alexey Ulyukaev ha reso pubblico il piano B da attuare nel caso il rating sovrano del paese sarà portato verso il cosiddetto livello "junk" (speculativo) all'inizio di gennaio.  
 
Anche queste misure chirurgiche difficilmente influenzeranno la decisione di S & P .
 
Una decisione politicamente motivata è l'unica spiegazione del possibile declassamento - c'è un comando dato dall'alto di intensificare l'attacco contro il sistema finanziario di uno Stato sovrano. In queste condizioni non c'è motivo di credere che le decisioni delle agenzie di rating siano razionali.
 
Nel caso in cui le agenzie inaspettatamente decidessero di essere imparziali, l'amministrazione Obama ha le carte vincenti nella manica. Da tempo il Dipartimento di Giustizia segue con attenzione le attività di Standard & Poor e sospetta che S & P sia stata impegnata in un piano per truffare gli investitori con prodotti finanziari strutturati denominati Residential Mortgage-Backed Securities (RMBS). Il governo degli Stati Uniti potrebbe anche ricordarsi degli improvvisi "attacchi di sonnolenza" delle agenzie di rating nel corso dell’ondata di fallimenti del 2008.
 
La stabilizzazione della situazione sul mercato nazionale della Russia è il vero motivo per il lancio di una seconda ondata di misure finanziarie per contenere la Russia. L'attacco in corso contro il rating sovrano della Federazione Russa deve essere percepito come un elemento di una strategia generale per destabilizzare il mercato della valuta russa e provocare la vendite di attività denominati in rubli. Come sappiamo, i pubblici ministeri degli Stati Uniti che indagano sul caso S & P sono quelli che hanno l'ultima parola sull’ammontare della multa che potrebbe essere imposta all'agenzia di rating. In tali circostanze l'agenzia non può rifiutare la richiesta di Obama di "giocare" con le valutazioni della Russia.

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