Obama ammette che gli Usa hanno avuto un ruolo nel cambio di potere in Ucraina

Ma un anno fa la Nuland ci aveva già detto tutto sulla transizione democratica dell'Ucraina

6583
Obama ammette che gli Usa hanno avuto un ruolo nel cambio di potere in Ucraina

In un'intervista alla CNN con Fareed Zakaria, Barack Obama ha riconosciuto che gli Stati Uniti hanno "mediato un accordo per la transizione di potere in Ucraina sulla scia delle proteste di Maidan e la fuga di Yanukovic", ammettendo in tal modo un elevato livello di scorrettezza democratica.

La decisione di Yanukovich di non firmare un accordo di associazione con l'Unione europea alla fine del 2013, ricostruisce Robert Bridge in un articolo su RT, ha scatenato un'ondata di proteste di massa in Ucraina, culminate nel colpo di stato di febbraio. Tale reazione rapida non avrebbe dovuto essere una sorpresa. Dopo tutto, un gran numero di agenzie governative statunitensi - in particolare, USAID - erano presenti in Ucraina dopo il crollo dell'Unione Sovietica, investendo miliardi nel loto ultimo progetto "democratico" .

Questa non è una teoria della cospirazione. Il 13 dicembre 2013, l'Assistente Segretario di Stato Victoria Nuland, al suo terzo viaggio in Ucraina in cinque settimane, ha detto al National Press Club: "Dall'indipendenza dell'Ucraina nel 1991, gli Stati Uniti hanno ... investito oltre 5 miliardi dollari per dare all'Ucraina il futuro che si merita".
 

 
Anche se molti sono tentati di credere il contrario, i governi normalmente non spendeno tali somme di denaro in un paese straniero a meno che non si aspettano di ottenere qualcosa di pesante - in questo caso, la lealtà di Kiev - in cambio. I governi sono per natura opportunisti politici, non filantropi.
 
Dobbiamo notare che non erano solo i dollari dei contribuenti americani che hanno sostenuto il colpo di stato in Ucraina. In un'altra intervista con Zakaria, il miliardario George Soros con freddezza ha ammesso: "Ho creato una fondazione in Ucraina prima che l'Ucraina divenisse indipendente dalla Russia. E la fondazione è in funzione da allora e ha giocato un ruolo importante negli eventi".
 

Certamente quei miliardi di dollari non sono stati spesi solo in opere umanitarie. Dopo tutto, la questione cruciale di chi avrebbe prestato all'Ucraina un pacchetto di salvataggio era l'elefante parcheggiato su Maidan: le istituzioni finanziarie occidentali che hanno così aggiunto un altro trofeo nazionale alla loro storia. Nel mese di aprile, il FMI ha approvato un prestito di 17 miliardi per l'Ucraina.

Michael Hudson di Counterpunch scrive che "Kiev ha utilizzato il prestito per le spese militari, per attaccare le province orientali". Per chi crede ancora che quei miliardi di dollari siano stati spesi solo per sostenere le istituzioni democratiche, basta prendere in considerazione le dure lezioni storiche da luoghi tanto diversi e lontani come il Sud America e il Medio Oriente. Di volta in volta, dal Cile all'Iran, Washington ha appoggiato dittature fantoccio per perseguire la sua agenda. 

Dimostrare questa accusa è semplice, basta riprendere la conversazione telefonica trapelata tra Nuland e l'ambasciatore americano in Ucraina, Geoffrey Pyatt, dove la Nuland delinea quale sarà il futuro "democratico" dell'Ucraina e individua l'attuale premier ucraino, Arseniy Yatseniuk, come "il ragazzo che ha l'esperienza economica, l'esperienza di governo giusta". 

ATTENZIONE!

Abbiamo poco tempo per reagire alla dittatura degli algoritmi.
La censura imposta a l'AntiDiplomatico lede un tuo diritto fondamentale.
Rivendica una vera informazione pluralista.
Partecipa alla nostra Lunga Marcia.

oppure effettua una donazione

La scuola sulla pelle dei precari di Marco Bonsanto La scuola sulla pelle dei precari

La scuola sulla pelle dei precari

Recessione e inflazione, due facce della stessa medaglia. di Giuseppe Masala Recessione e inflazione, due facce della stessa medaglia.

Recessione e inflazione, due facce della stessa medaglia.

Basta che se ne parli di Francesco Erspamer  Basta che se ne parli

Basta che se ne parli

L'Ecuador verso l'abisso. Contro tutti i pronostici vince Noboa di Geraldina Colotti L'Ecuador verso l'abisso. Contro tutti i pronostici vince Noboa

L'Ecuador verso l'abisso. Contro tutti i pronostici vince Noboa

Israele, la nuova frontiera del terrorismo di Clara Statello Israele, la nuova frontiera del terrorismo

Israele, la nuova frontiera del terrorismo

La retorica "no border" e Salvini: due facce dello stesso imperialismo di Leonardo Sinigaglia La retorica "no border" e Salvini: due facce dello stesso imperialismo

La retorica "no border" e Salvini: due facce dello stesso imperialismo

Missile sulla chiesa di Sumy: cui prodest? di Francesco Santoianni Missile sulla chiesa di Sumy: cui prodest?

Missile sulla chiesa di Sumy: cui prodest?

La nuova Bucha di Zelensky di Marinella Mondaini La nuova Bucha di Zelensky

La nuova Bucha di Zelensky

La repressione dello Stato dietro al Decreto Sicurezza di Giuseppe Giannini La repressione dello Stato dietro al Decreto Sicurezza

La repressione dello Stato dietro al Decreto Sicurezza

Il Colonialismo della mozione congiunta PD, M5S, AVS di Michelangelo Severgnini Il Colonialismo della mozione congiunta PD, M5S, AVS

Il Colonialismo della mozione congiunta PD, M5S, AVS

La California verso la secessione dagli Stati Uniti? di Paolo Arigotti La California verso la secessione dagli Stati Uniti?

La California verso la secessione dagli Stati Uniti?

Mattarella firma la legge liberticida di Michele Blanco Mattarella firma la legge liberticida

Mattarella firma la legge liberticida

Un sistema da salari da fame che va rovesciato di Giorgio Cremaschi Un sistema da salari da fame che va rovesciato

Un sistema da salari da fame che va rovesciato

Registrati alla nostra newsletter

Iscriviti alla newsletter per ricevere tutti i nostri aggiornamenti