"Possiamo anche sconfiggere l'Isis radendo al suolo Iraq e Siria. Ma diventeremmo noi i terroristi". Il deputato Usa Alan Grayson
"Siamo disposti ad impegnarci in una guerra civile che dura da oltre 1.200 anni tra sunniti e sciiti fino al trionfo di una delle due?"
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Non esiste nessuna via moralmente accettabile per gli Usa nel combattere i militanti dello Stato Islamico e gli Stati Uniti dovrebbero essere consapevoli che con questa scelta diventerebbero esattamente come i terroristi che vorrebbero sconfiggere. Lo ha dichiarato a Russia Today il deputato repubblicano Alan Grayson.
Parlando con il giornalista Thom Hartmann alla trasmissione "The Big Picture", Grayson ha citato il leader della minoranza Nancy Pelosi (D-Calif.) e messo in dubbio la strategia globale contro lo Stato islamico (ISIS).
"Pelosi dice spesso: 'Tutti pensano che un altro atto di violenza finirà la violenza per tutti i tempi, e non lo fa mai,'. In realtà, non vi è alcun modo per vincere questa sfida. Naturalmente avremmo l'abilità di distruggere l'ISIS, trasformando l'Iraq e la Siria in vetro fuso. E sarebbe la dimostrazione del trionfo dei terroristi, perché a quel punto, saremmo noi ad essere i terroristi".
Grayson ha messo in dubbio la saggezza di un ulteriore intervento degli Stati Uniti in un conflitto in corso tra sunniti e sciiti musulmani che risale ad oltre mille anni. "Siamo disposti ad impegnarci in una guerra civile che dura da oltre 1.200 anni tra sunniti e sciiti fino al punto in cui una delle due parti vince o dobbiamo semplicemente dire che non è un problema che può risolvere l'America?”.