Gli Usa sostengono militarmente l'ISIS. La denuncia di un deputato iracheno
Il capo del gruppo parlamentare Badr sostiene di essere in possesso di prove contro gli USA
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Il deputato iracheno Qasim Al-Araji ha riferito al Parlamento iracheno che il suo gruppo, l’Organizzazione Badr, è in possesso di prove che il governo degli Stati Uniti sta fornendo sosteno militare allo Stato Islamico.
Lo scorso giugno, il senatore americano Rand Paul aveva già denunciato trasferimenti di armi allo Stato islamico da parte di altri gruppi ribelli in Siria, definiti “moderati” dal governo degli Stati Uniti: “Uno dei motivi per cui ISIS si è avvantaggiato è perché stiamo armando i loro alleati”. "Badr non ha ancora rivelato i documenti, per cui non è chiaro se la nuova prova potrebbe rivelare casi analoghi di supporto, ma solo involontario, allo Stato islamico".
Lo scorso giugno, il senatore americano Rand Paul aveva già denunciato trasferimenti di armi allo Stato islamico da parte di altri gruppi ribelli in Siria, definiti “moderati” dal governo degli Stati Uniti: “Uno dei motivi per cui ISIS si è avvantaggiato è perché stiamo armando i loro alleati”. "Badr non ha ancora rivelato i documenti, per cui non è chiaro se la nuova prova potrebbe rivelare casi analoghi di supporto, ma solo involontario, allo Stato islamico".
Secondo quanto riportato da Almasalah, giovedì il capo del gruppo parlamentare Badr ha condiviso queste informazioni con il Parlamento sostenendo che il gruppo è in possesso di prove contro gli USA e affermando che presto saranno in grado di condividere le prove documentate.
L’Organizzazione Badr è un ramo delle Brigate Badr, l’ala militare del Consiglio Supremo per la rivoluzione islamica in Iraq (SCIRI), che si è formato durante la guerra del 1982 tra Iran e Iraq e consisteva principalmente di esuli iracheni e rifugiati in Iran. Dal momento dell’invasione a guida americana del 2003, il gruppo ha cambiato il nome da “Brigata” a “Organizzazione” e sono quindi diventati un partito politico iracheno ufficiale. Il gruppo mantiene un’ala militare ed è salito alla ribalta nella lotta contro lo Stato islamico in Iraq, in particolare per il suo ruolo nella liberazione della Provincia di Diyala, a febbraio.
Comandanti delle milizie e funzionari governativi dicono che il Gen. Ghassem Soleimani, un potente generale iraniano, è il capo della strategia nella lotta dell’Iraq contro i militanti sunniti, lavorando in prima linea a fianco di 120 consulenti della Guardia rivoluzionaria del suo paese per dirigere miliziani e forze governative sciite, anche nei più piccoli dettagli della battaglia.
Le affermazioni di Al-Araji sul sostegno militare degli Stati Uniti allo Stato islamico non sono le prime nel loro genere.
Secondo Press TV, uno studio condotto da un gruppo con sede a Londra ha anche scoperto che i militanti Stato islamico avevano usato “quantità significative” di armi contrassegnate come “di proprietà del governo degli Stati Uniti.”
Non è però un mistero che i miliziani dell'ISIS si siano impossessati di armi e veicoli dell'Esercito iracheno, forniti dagli Usa ( si pensi agli arsenali delle caserme dell'esercito iracheno di Mosul saccheggiati quando l'Isis ha conquistato la città) e che abbiano intercettato le armi destinate dagli Usa agli oppositori moderati siriani, come confermato da un rapporto dell'organizzazione non governativa, Conflict Armament Research.
Non è però un mistero che i miliziani dell'ISIS si siano impossessati di armi e veicoli dell'Esercito iracheno, forniti dagli Usa ( si pensi agli arsenali delle caserme dell'esercito iracheno di Mosul saccheggiati quando l'Isis ha conquistato la città) e che abbiano intercettato le armi destinate dagli Usa agli oppositori moderati siriani, come confermato da un rapporto dell'organizzazione non governativa, Conflict Armament Research.