M. Keiser: Deutsche Bank ‘tecnicamente insolvente’ e porta avanti uno "schema Ponzi"
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Il noto conduttore statunitense Max Keiser, nella sua trasmissione televisiva "Keiser Report" di ieri, sostiene come la Deutsche Bank sia "tecnicamente insolvente", nonostante le rassicurazioni del ministro delle Finanze tedesco Wolfgang Schaeuble che aveva dichiarato nei giorni scorsi: "nessuna preoccupazione" per il principale colosso finanziario europeo.
Le azioni della Deutsche Bank sono in calo del 40 per cento dall'inizio dell'anno e sono scese sotto il prezzo della crisi finanziaria del 2008. La banca ha subito perdite record di € 6,8 miliardi nel 2015. Con un bilancio ormai eclissato anche da JP Morgan, Keiser ha avvertito che la banca prima o poi dovrà ammettere l'insolvenza e dire onestamente che "abbiamo bisogno di un enorme piano di salvataggio o dobbiamo chiudere bottega."
Tuttavia, il ministro delle Finanze tedesco Wolfgang Schaeuble ha respinto le preoccupazioni per il più grande istituto finanziario della Germania. E riporta Bloomberg, che il governo tedesco non è preoccupato per il suo futuro. Il Ceo di Deutsche Bank John Cryan ha minimizzato le preoccupazioni in una lettera pubblicata al personale il 9 febbraio, che descrive la banca come "assolutamente solida" e "forte". "Lunedi ', si legge nella nota, "abbiamo rassicurato il mercato della nostra capacità di pagare buoni per gli investitori che detengono il nostro Tier 1", ha scritto Cryan. "Questo tipo di strumento è stato oggetto di recente preoccupazione del mercato. Il mercato ha anche espresso una certa preoccupazione circa l'adeguatezza delle nostre disposizioni di legge, ma non condivido questa preoccupazione".
I pagamenti cedolari della banca sono condizionati dalla capacità della banca di mantenere il suo capitale superiore a determinate soglie. Se la banca non fa una cedola, gli investitori non possono chiamare per un default. Deutsche Bank ha detto la scorsa settimana che sarebbero probabilmente in grado di fare i pagamenti della cedola per il 2016, dopo aver detto agli investitori il mese scorso che non poteva procedere ai pagamenti del 2015. Keiser ha descritto la mossa come uno schema di Ponzi: "Non si può semplicemente mancare pagamenti cedolari. Si chiama insolvenza ".
Che la tempesta prima o poi esploda è fuor di dubbio - Deutsche Bank ha un'esposizione in derivati di 54 trilioni di euro, per intenderci venti volte il Pil tedesco e 10 volte quello della zona euro. E sarà una tempesta - una mega ricapitalizzazione - che coinvolgerà tutti i contribuenti dei paesi legati a quel disastroso feticcio chiamato euro. Avverrà senza che ve ne accorgerete.