Il prelievo forzoso dai depositi dei debitori senza notifica è ora costituzionale in Grecia
"Beati i debitori che non possiedono null'altro che una panchina in un parco".
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Uno shock per milioni di debitori greci: il Consiglio di stato ha deciso che gli uffici delle imposte e i fondi assicurativi potranno ora attingere direttamente dai loro depositi bancari senza neanche notificare l'operazione al titolare del conto. E, questo, per il panel di sette giudici della principale corte amministrativa del paese sarebbe in linea con la Costituzione greca. Lo riporta Ktg.
La decisione della Corte apre le porte al prelievo massivo di salari, pensioni, rendite e depositi di migliaia di greci. Allo stesso tempo il panel di sette giudici della Corte ha modificato un giudizio precedente di un panel di cinque, che a marzo aveva escluso come “non costituzionale” il ritiro diretto dai depositi dei contribuenti senza previa notifica.
Il ragionamento della principale corte amministrativa del paese è, riporta Kathimerini, che “la notifica precedente potrebbe dare il tempo al debitore di ritirare i soldi dal suo conto bancario o trasferire i depositi ad un terzo partito”
Chiaramente, la misura cattura i piccoli pesci con debiti tra i mille e i dieci mila euro. I pesci grandi con centinaia di migliaia di euro di debiti hanno già da tempo trasferito i loro soldi in paradisi fiscali.
In tempi di programmi di austerità e prestiti di "salvataggio", afferma sarcasticamente KTG, "i confini della nostra rispettata Costituzione sono molto elastici. Beati i debitori che non possiedono null'altro che un posto su una panchina in un parco".
In tempi di programmi di austerità e prestiti di "salvataggio", afferma sarcasticamente KTG, "i confini della nostra rispettata Costituzione sono molto elastici. Beati i debitori che non possiedono null'altro che un posto su una panchina in un parco".