"Google è cresciuto grande e cattivo". Assange svela nuovi intrecci del gigante di Internet

Il fondatore di Wikileaks parla delle connessioni con il governo degli Usa tramite il presidente della multinazionale Schmidt

3635
"Google è cresciuto grande e cattivo". Assange svela nuovi intrecci del gigante di Internet



Julian Assage lancia un altro attacco contro il colosso mondiale Google in un articolo in cui rivela le connessioni della multinazionale e le donazioni alla Casa Bianca.

Secondo il fondatore di Wikileaks, Google, una delle più grandi società di Internet di tutto il mondo, “dovrebbe suscitare seria preoccupazione a livello internazionale”. "Google sta progressivamente diventando Internet per molte persone. La sua influenza sulle scelte e il comportamento della totalità dei singoli esseri umani si traduce nel potere reale di influenzare il corso della storia," scrive Assange nel suo articolo, un estratto del quale è stato pubblicato da Newsweek.

L’articolo si basa sull’incontro personale di Assange con il presidente di Google, Eric Schmidt, ai tempi in cui il fondatore di Wikileaks era agli arresti domiciliari in Inghilterra: una storia sulle connessioni della multinazionale con il governo degli Stati Uniti che si intreccia con la personalità di Schmidt.



Laureato in ingegneria a Princeton, Schmidt si è unito al team di Sun Microsystems, una società che vendeva computer e software, nel 1983, e nel corso degli anni è diventato parte della sua leadership esecutiva. Sun ha avuto importanti rapporti con il governo degli Stati Uniti, "ma è quando diventa Ceo di Novell nello Utah che i documenti dimostrano la strategia di Schmidt nel coinvolgere Washington", scrive Assange.

In riferimento ai documenti sui fondi della campagna federale, Assange dice che “due lotti da 1.000 dollari" ad un senatore dello Utah nel 1999 è stata la prima donazione del futuro CEO di Google, con "più di una dozzina di altri politici e PACs, tra cui Al Gore, George W. Bush, Dianne Feinstein , e Hillary Clinton ... sul libro paga di Schmidt" negli anni successivi.

In vista del suo colloquio con il presidente esecutivo di Google nel 2011, Assange è "troppo ansioso di vedere un ingegnere della Silicon Valley politicamente ambizioso". Quando ha visitato Assange per intervistarlo "sulle basi organizzative e tecnologiche di Wikileaks," Eric Schmidt è stato accompagnato da Jared Cohen, direttore di Google Ideas, un think tank specializzato in politica estera degli Stati Uniti.

Descrivendo la politica di Schmidt come "sorprendentemente convenzionale, anche banale," Assange dice che l’uomo dietro Google "dava il meglio di sé quando parlava (forse senza rendersene conto) come un ingegnere."

Parlando di Cohen, Il fondatore WikiLeaks lo chiama "il direttore di un cambiamento di regime di Google."
Secondo la ricerca di Assange, "sta cercando di piantare le sue impronte su alcuni dei più importanti eventi storici nel Medio Oriente contemporaneo", tra cui la sua interferenza con la politica degli Stati Uniti in Afghanistan e in Libano.

"Nessuno vuole riconoscere che Google è cresciuto grande e cattivo. Ma lo è", dice Assange, fornendo non solo i dati dei collegamenti diretti con la Casa Bianca, ma anche ricordando lo scandalo del programma PRISM (programma di sorveglianza elettronica), quando la compagnia “è stata colta in flagrante nella preparazione di petabyte di dati personali a disposizione della comunità di intelligence degli Stati Uniti". 

Google sta "attirando la gente nella trappola dei suoi servizi", "se il futuro di Internet  sarà Google, ciò dovrebbe essere una seria preoccupazione per le persone in tutto il mondo", conclude Assange.

ATTENZIONE!

Abbiamo poco tempo per reagire alla dittatura degli algoritmi.
La censura imposta a l'AntiDiplomatico lede un tuo diritto fondamentale.
Rivendica una vera informazione pluralista.
Partecipa alla nostra Lunga Marcia.

oppure effettua una donazione

Potrebbe anche interessarti

Francesco Erspamer - C'era una volta i conservatori che conservano... di Francesco Erspamer  Francesco Erspamer - C'era una volta i conservatori che conservano...

Francesco Erspamer - C'era una volta i conservatori che conservano...

Cecilia Sala, Abedini e le formiche internazionali di Paolo Desogus Cecilia Sala, Abedini e le formiche internazionali

Cecilia Sala, Abedini e le formiche internazionali

Venezuela, il calendario dei popoli e l'agenda di chi li opprime di Geraldina Colotti Venezuela, il calendario dei popoli e l'agenda di chi li opprime

Venezuela, il calendario dei popoli e l'agenda di chi li opprime

Israele, la nuova frontiera del terrorismo di Clara Statello Israele, la nuova frontiera del terrorismo

Israele, la nuova frontiera del terrorismo

La retorica "no border" e Salvini: due facce dello stesso imperialismo di Leonardo Sinigaglia La retorica "no border" e Salvini: due facce dello stesso imperialismo

La retorica "no border" e Salvini: due facce dello stesso imperialismo

L'agenzia di stampa finanziata dall'UE e le "previsioni" di Baba Vanga di Francesco Santoianni L'agenzia di stampa finanziata dall'UE e le "previsioni" di Baba Vanga

L'agenzia di stampa finanziata dall'UE e le "previsioni" di Baba Vanga

Il Peyote insieme a Gesù nella Chiesa Nativa Americana di Raffaella Milandri Il Peyote insieme a Gesù nella Chiesa Nativa Americana

Il Peyote insieme a Gesù nella Chiesa Nativa Americana

Russia, Africa e nuovo mondo multipolare di Marinella Mondaini Russia, Africa e nuovo mondo multipolare

Russia, Africa e nuovo mondo multipolare

L'imperialismo americano secondo Trump di Giuseppe Giannini L'imperialismo americano secondo Trump

L'imperialismo americano secondo Trump

72 ore di bipensiero oltre Orwell di Antonio Di Siena 72 ore di bipensiero oltre Orwell

72 ore di bipensiero oltre Orwell

Assistenza e previdenza: cosa raccontano i dati di Gilberto Trombetta Assistenza e previdenza: cosa raccontano i dati

Assistenza e previdenza: cosa raccontano i dati

Un terzo mandato per Donald Trump? di Paolo Arigotti Un terzo mandato per Donald Trump?

Un terzo mandato per Donald Trump?

La foglia di Fico di  Leo Essen La foglia di Fico

La foglia di Fico

Trump, Groenlandia, fine del diritto internazionale di Michele Blanco Trump, Groenlandia, fine del diritto internazionale

Trump, Groenlandia, fine del diritto internazionale

Il 2025 sarà l’anno della povertà di Giorgio Cremaschi Il 2025 sarà l’anno della povertà

Il 2025 sarà l’anno della povertà

Registrati alla nostra newsletter

Iscriviti alla newsletter per ricevere tutti i nostri aggiornamenti