Romano Prodi: “le sanzioni alla Russia sono una tragedia e bisogna fare un passo indietro”

“Quando lavoravo all'allargamento, sapevo quando fermarmi per non interferire con gli interessi della Russia”

3893
 Romano Prodi: “le sanzioni alla Russia sono una tragedia e bisogna fare un passo indietro”


Intervistata da Sophie Shevardnadze su Russia Today, l'ex primo ministro italiano e presidente della Commissione europea, Romano Prodi, ha commentato le sanzioni dell'Ue alla Russia. Con una crisi in Europa che diviene sempre più profonda e un tessuto sociale sempre più a rischio, Romano Prodi ha definito autodistruttive le sanzioni alla Russia.  Dopo aver ricordato che l'Ue non le avrebbe imposto senza una grande pressione degli Stati Uniti, l'ex primo ministro ha dichiarato che la Russia non può modernizzare senza l'Europa e questa non può vivere senza il gas di Mosca. “Quando da presidente della Commissione stavo lavorando per l'allargamento, sapevo quando fermarmi per non interferire con gli interessi della Russia”, ha poi precisato
 
Alla domanda sul futuro dell'euro, Prodi ha risposto: “L'UE non può continuare ad essere un'unione monetaria senza essere un'unione economica e politica. Ma la storia ci spingerà all'unione, perché la storia vuole l'euro”.  Per storia, Prodi intende quell'élite finanziaria che l'euro l'ha imposto e difeso fino ad oggi, calpestando ogni principio di democrazia popolare, una volta vigente nei singoli paesi membri.
 

ATTENZIONE!

Abbiamo poco tempo per reagire alla dittatura degli algoritmi.
La censura imposta a l'AntiDiplomatico lede un tuo diritto fondamentale.
Rivendica una vera informazione pluralista.
Partecipa alla nostra Lunga Marcia.

oppure effettua una donazione

Potrebbe anche interessarti

La scuola sulla pelle dei precari di Marco Bonsanto La scuola sulla pelle dei precari

La scuola sulla pelle dei precari

Ventotene e dintorni di Alessandro Mariani Ventotene e dintorni

Ventotene e dintorni

Il Poker delle monete è allo “stallo messicano" di Giuseppe Masala Il Poker delle monete è allo “stallo messicano"

Il Poker delle monete è allo “stallo messicano"

Il fraintendimento più profondo sulla parola «liberazione» di Francesco Erspamer  Il fraintendimento più profondo sulla parola «liberazione»

Il fraintendimento più profondo sulla parola «liberazione»

Il 25 aprile e la sovranità di Paolo Desogus Il 25 aprile e la sovranità

Il 25 aprile e la sovranità

L'Ecuador verso l'abisso. Contro tutti i pronostici vince Noboa di Geraldina Colotti L'Ecuador verso l'abisso. Contro tutti i pronostici vince Noboa

L'Ecuador verso l'abisso. Contro tutti i pronostici vince Noboa

Israele, la nuova frontiera del terrorismo di Clara Statello Israele, la nuova frontiera del terrorismo

Israele, la nuova frontiera del terrorismo

La retorica "no border" e Salvini: due facce dello stesso imperialismo di Leonardo Sinigaglia La retorica "no border" e Salvini: due facce dello stesso imperialismo

La retorica "no border" e Salvini: due facce dello stesso imperialismo

Missile sulla chiesa di Sumy: cui prodest? di Francesco Santoianni Missile sulla chiesa di Sumy: cui prodest?

Missile sulla chiesa di Sumy: cui prodest?

La nuova Bucha di Zelensky di Marinella Mondaini La nuova Bucha di Zelensky

La nuova Bucha di Zelensky

La repressione dello Stato dietro al Decreto Sicurezza di Giuseppe Giannini La repressione dello Stato dietro al Decreto Sicurezza

La repressione dello Stato dietro al Decreto Sicurezza

La California verso la secessione dagli Stati Uniti? di Paolo Arigotti La California verso la secessione dagli Stati Uniti?

La California verso la secessione dagli Stati Uniti?

L'inutile alleanza di Michele Blanco L'inutile alleanza

L'inutile alleanza

Un sistema da salari da fame che va rovesciato di Giorgio Cremaschi Un sistema da salari da fame che va rovesciato

Un sistema da salari da fame che va rovesciato

Registrati alla nostra newsletter

Iscriviti alla newsletter per ricevere tutti i nostri aggiornamenti