S. Glazev: "Per mantenere il dominio del mondo, gli Usa arriveranno a scatenare una guerra in Europa”.
"L'obiettivo dichiarato è quello di utilizzare i nazisti ucraini come ariete contro il sistema statale russo"
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In un'intervista alla rivista russa “Cultura” rilasciata alla giornalista Tatiana Medvedev, l'economista Sergey Glazev, consulente vicino al presidente Putin, ha presentato il suo ultimo libro: "L'incidente ucraino? Dall'aggressione americana alla guerra mondiale?". Dopo aver ricalcato una serie di paralleli con potenze egemoni in declino, Glazev ha sostenuto come: “Ora abbiamo lo stesso copione geopolitico. Gli americani avranno bisogno di vincere una guerra per preservare l'egemonia nel mondo, dal momento che non hanno alcuna possibilità di competere con la Cina. L'elite che domina in America cerca una crescente tensione politica e ha ora messo gli occhi su una guerra in Europa, che permetterebbe agli Stati Uniti di diventare un superstato. Le due guerre mondiali hanno creato flussi di capitale, di tecnologia e di mentalità tali da conformare l'Europa agli auspici americani. Il continente europeo si è trasformato in forza trainante per il capitalismo americano. Proseguendo il percorso tradizionale, gli americani hanno finanziato bande naziste in Ucraina e formato il regime terrorista anti-russo in Ucraina”.
Sulla strategia americana volta a creare le condizioni per un conflitto in Europa, Glazev poi non ha dubbi: “l'Ucraina - come parte del mondo russo - non può seriamente essere percepito da noi come un nemico. A questo proposito non si può applicare una soluzione militare dura. Il compito degli americani, è stato quello di organizzare il genocidio della popolazione russa, provocare operazioni militari di risposta, che costringerebbero a misure anche contro gli alleati in Europa della NATO. L'obiettivo dichiarato è quello di utilizzare i nazisti ucraini come ariete contro il sistema statale russo, fare una serie di "rivoluzioni arancioni" nel nostro territorio, smembrare e stabilire il controllo sulla Russia e sull'Asia Centrale. La guerra è necessaria per l'oligarchia americana. Per mantenere il dominio del mondo, cerca di scatenare una guerra in Europa”.
Glazev ha poi ricordato come la dottrina russa sia difensiva e il blocco compatto con i Brics eviterà che i piani bellici americani arrivino a conclusione. “Siamo in grado di costruire una coalizione globale contro la guerra, che impedrà agli americani di isolarci. Usano il principio del "divide et impera" per alienare le nostre relazioni con gli Stati vicini. Se siamo in grado di mantenere l'unità strategica con la Cina, l'India, e creare nuovi centri di influenza politica nel blocco BRICS, che copre più della metà dell'umanità, concentrando intorno ai nostri partner e amici nello spazio post-sovietico, i piani americani di una nuova guerra mondiale sono condannati alla sconfitta”.
Ma, del resto, ricorda Glazev in guerra, una guerra finanziaria, il mondo è già entrato. “La verità è che siamo in guerra, una guerra che hanno già scatenato gli Stati Uniti. È una guerra ibrida. Nessun mezzo come carri armati o armi di distruzione di massa. Il conflitto si basa su una vasta gamma di altri metodi disponibili: informativi, finanziari. La guerra finanziaria contro di noi viene svolta seriamente. Stiamo già chiedendo sostegno a fonti esterne di credito. Sono state approvate sanzioni che sono una grave violazione del diritto internazionale civile, commerciale e finanziario. Vi è anche la guerra contro di noi nel Donbass, non dovremmo dubitare di questo. Per trascinare il conflitto verso l'Europa, l'amministrazione americana che decide a Kiev ha demolito l'aereo malese. L'Ucraina è ormai un stato quasi terrorista”.
Sull'Ucraina, Glazev sostiene infine come: “E' necessario dire la verità su Ucraina. Vi è una usurpazione di potere. Chi governa non è stato eletto in elezioni presidenziali, ma dall'ambasciatore americano e dai servizi speciali. Tutto quello che succede in Ucraina è nellillegalità. Il referendum in Crimea per la riunificazione con la Russia si è svolto nei termini della legalità internazionale e della legge dello stato di Crimea. I referendum in Donbass sono assolutamente legali in termini di sovranità e indipendenza. Al contrario, in Ucraina lo stato è occupato, è sotto il controllo dei servizi speciali americani. Il potere a Kiev è esercitato dall'esterno. Pertanto, gli accordi di cessate il fuoco e la difesa dei civili non funzionano. La dirigenza ucraina li viola sistematicamente. Ogni giorno a Donetsk soffrono bombardamenti, e la gente muore. I paesi della NATO lo supportano, e la propaganda nazista mistifica gli eventi nel paese”.