Le richieste provenienti da diversi Paesi per una tregua in Libano sono sistematicamente ignorate da Israele che continua la campagna di bombardamenti che ha causato, finora, da lunedì scorso, la morte di più di 700 persone.
Da Washington sostengono che la tregua proposta ieri ad Israele insieme ad altri Paesi, era stata “coordinata” con Tel Aviv.
Che Israele non avesse alcuna intenzione di attuare un cessate il fuoco si è visto nella giornata di ieri, lanciando 115 attacchi aerei che hanno ucciso 60 persone in diverse parti del Libano meridionale e orientale e nel quartiere meridionale di Beirut.
"Oggi (ieri per chi legge NDR) sono stati registrati circa 115 attacchi in diverse zone del Libano, provocando 60 martiri e 81 feriti", ha riferito il coordinatore del piano di emergenza del governo e ministro dell'Ambiente libanese, Nasser Yassin.
Ha inoltre precisato che negli ultimi due giorni sono fuggiti in Siria circa 15.600 siriani, già sfollati a loro volta, e più di 16.000 libanesi.
Hezbollah risponde colpo su colpo
Nonostante lo scontro impari per strutture e forze militari, il Movimento di Resistenza libanese continua a rispondere agli attacchi di Israele
Haifa, infatti, la terza città israeliana, nonché importante centro economico, è stata attaccata, questa mattina, con missili lanciati dal Libano.
????????????? ?????????? — Red Alert issued for Haifa, Northern Israel!
— OSINT Expert (@OsintExperts) September 27, 2024
Rockets incoming! pic.twitter.com/3tB2oNLDFr
Secondo i media locali, dopo gli attacchi missilistici effettuati dal Movimento di resistenza libanese, Hezbollah, si sono sentite decine di forti esplosioni ad Haifa e nei suoi sobborghi.
#C4News Footage from Haifa interceptions this morning pic.twitter.com/gYjfrgmsCa
— Krishnan Guru-Murthy (@krishgm) September 27, 2024
Secondo fonti d'informazione israeliane, un totale di 10 razzi lanciati dal Libano hanno colpito Haifa, situata nel nord dei territori palestinesi occupati.
Su Telegram, Hezbollah ha confermato di aver lanciato missili Fadi-1 contro la città israeliana di Kiryat Ata, al confine con Haifa.
Sirene di allarme sono state attivate dentro e intorno al porto occupato di Haifa.
_______________________________________________________________________________________
GAZZELLA ONLUS HA BISOGNO DEL SUPPORTO DI TUTTI
l'AntiDiplomatico è in prima linea nel sostenere attivamente tutti i progetti di Gazzella Onlus a Gaza
Acquistando "Il racconto di Suaad" - prigioniera palestinese - (Edizioni Q in collaborazione con LAD edizioni) sosterrete i prossimi progetti di "Gazzella" per la popolazione di Gaza:
https://www.ladedizioni.it/prodotto/2091/
È necessario il contributo di tutti. Grazie
di Alessandro Orsini* Risposta, molto rispettosa, a Liliana Segre. Il dibattito sul genocidio a Gaza, reale o presunto che sia, non può prescindere dalle scienze sociali. Nel suo...
di Giuseppe Masala per l'AntiDiplomatico In più di una circostanza ho scritto che oltre agli USA a vivere una situazione estremamente complessa in materia di conti con l'estero (debito/credito...
Come ha riportato ieri il New York Times, che ha citato funzionari statunitensi a conoscenza della questione, il presidente degli Stati uniti d’America, Joe Biden avrebbe approvato l'impiego...
In una conferenza tenuta nella capitale armena Yerevan e ripresa oggi da Svetlana Ekimenko su Sputnik, l'economista di fama mondiale Jeffrey Sachs ha dichiarato come il "mondo sia in bilico e sull'orlo...
Copyright L'Antidiplomatico 2015 all rights reserved
L'AntiDiplomatico è una testata registrata in data 08/09/2015 presso il Tribunale civile di Roma al n° 162/2015 del registro di stampa