Cremlino conferma la partecipazione della Russia alle esercitazioni difensive del Venezuela


Da Selvas.org

Il ministro della difesa Serguéi Shoigú ha confermato la partecipazione della Russia alle esercitazioni difensive programmate dal Venezuela per il 14-15 marzo. E' la risposta all'ingiunzione provocatoria firmata da Obama, che prevede anche la mobilitazione popolare e la partecipazione congiunta a sostegno dell'Esercito bolivariano.
E' anche la contromisura alle manovre navali che gli USA terranno contemporaneamente in Portorico. Durante le manovre difensive, il Venezuela utilizzerá le sue forze di difesa antiaerea e il lanciamissile multiplo russo BM-30 Smerch. A tale scopo, sono arrivate navi russe nei porti venezuelani.
"Notiamo con preoccupazione che aumentano le tendenze negative per destabilizzare Il Venezuela, a cui siamo legati da forti vincoli di amicizia e da un'associazione strategica" rende noto il ministero degli esteri russo.
La provocazione avventurista di Obama ci ricorda che non siamo piú nel 1962, che il Venezuela non possiede armi nucleari, ed é situata molto piú lontano e a sud di Cuba. Ha relazioni di amicizia con Russia e Cina al livello piú alto- Questi due Paesi hanno fatto importanti investimenti e intendono difenderli. Gazprom ha in concessione la zona gasifera a largo del lago di Maracaibo che -guarda caso- é anche una rotta molto transitata dalla IV Flotta USA.
L'oligarchia che ha sempre pienamente disposto dello Stato-nazione degli USA come sua piattaforma territoriale, non accetta la realtá di un continente che é cambiato, ed é convinta di poter ribaltare la situazione, o "torcere il braccio" a chiunque (Obama dixit). Peró l'effetto del decreto Obama é che il 92% dei cittadini del Venezuela é contrario alle ingerenze straniere; secondariamente, il parlamento ha votato "attribuzioni speciali" affinché il presidente Maduro possa far fronte alla esplicita minaccia USA.

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