Assange, negata libertà su cauzione
Al cofondatore di WikiLeaks, Julian Assange è stata negata la libertà su cauzione ed è costretto a rimanere nella prigione di massima sicurezza di Belmarsh a Londra. Il tribunale in precedenza aveva rifiutato di consentire la sua estradizione per essere perseguito negli Stati Uniti.
"Sono convinta che ci siano ragioni sostanziali per credere che se il signor Assange fosse stato rilasciato oggi, non si sarebbe presentato in tribunale per affrontare il processo di appello", ha dichiarato il Giudice Vanessa Baraitser, secondo quanto riporta l'agenzia Reuters.
L'avvocato di Assange, Edward Fitzgerald, ha sostenuto che la decisione di rifiutare l'estradizione "riduce notevolmente" la motivazione dell'imputato a fuggire.
"Il Sig. Assange ha tutte le ragioni per rimanere in questa giurisdizione, dove ha la protezione dello stato di diritto e della decisione di questo tribunale", secondo il legale.
Fitzgerald ha ricordato che Assange sarebbe più al sicuro a casa, con la sua compagna Stella Moris ed i due figli piccoli della coppia, che in prigione, dove c'è "una gravissima crisi di contrarre il Covid".