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Attacco al Nord Stream. La Svezia non condividerà la sua inchiesta con Germania e Danimarca
I danni ai gasdotti Nord Stream potrebbero essere stati causati solo da esplosioni, ritengono gli investigatori tedeschi. A riferirlo è l’emittente tedesca ARD.
Secondo quanto reso noto dal media teutonico, durante il fine settimana, la polizia federale tedesca si è recata sul sito del gasdotto danneggiato. Con l'aiuto di uno speciale drone subacqueo, sono riusciti a scattare fotografie che mostrano un foro con un diametro di otto metri. E la natura del danno indica che potrebbe essersi formato solo a seguito di un'esplosione.
Al riguardo, secondo ARD, la Procura tedesca ha avviato un'indagine sui fatti di "causa di un'esplosione" e "sabotaggio anticostituzionale".
Il 14 ottobre è stato segnalato il fatto che la polizia tedesca avesse portato a termine le azioni investigative sul luogo dell'emergenza a Nord Stream. L'indagine sull'incidente sui gasdotti viene condotta senza la partecipazione della Russia.
A inizio mese si era ipotizzato che Svezia, Danimarca e Germania realizzassero indagini congiunte volte ad appurare la verità sull’atto di sabotaggio contro i gasdotti che trasportano il gas naturale dalla Russia alla Germania attraverso il Mar Baltico.
Adesso la scena sembra essere cambiata. Svezia, Danimarca e Germania non condurranno un'indagine congiunta. Secondo quanto sostiene Reuters, che cita il settimanale tedesco Spiegel, la Svezia ha rifiutato i piani per un'indagine congiunta con Danimarca e Germania.
Secondo fonti di sicurezza tedesche, la Svezia ha deciso di non poter condividere i risultati delle sue indagini con altri stati per motivi di sicurezza.
Pochi giorni fa il primo ministro Magdalena Andersson dichiarava in merito: “"In Svezia le nostre indagini preliminari sono confidenziali e ciò vale, ovviamente, anche per questo caso”. Tuttavia, aggiungeva che Stoccolma non ha il potere di impedire alle navi russe di visitare il luogo dell'incidente, ora che l'indagine sul sito è stata conclusa.
Il primo ministro evidenziava che la zona economica svedese non è un territorio in cui la Svezia ha diritti esclusivi di passaggio. "È possibile che altre imbarcazioni rimangano nell'area, è così che funzionano le regole”.
Le indagini svedesi sulla scena del crimine hanno trovato prove di detonazioni e i pubblici ministeri sospettano un sabotaggio. Quando Mosca ha chiesto al governo svedese di partecipare alle indagini, Stoccolma ha respinto la proposta.
A questo punto si prospetta uno scenario come quello più plausibile: il sabotaggio non è stato compiuto dai russi, come paventato da alcuni governi occidentali che hanno immediatamente addossato la responsabilità a Mosca, altrimenti avrebbero non avrebbero perso occasione per attaccare la Russia. La paternità degli attacchi potrebbe essere essere statunitense (e/o britannica). Dunque nessun governo occidentale ha la volontà o la forza per denunciarlo apertamente. Nonostante si tratti di un sabotaggio che colpisce al cuore il sistema produttivo europeo.
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