Bene chi non si inginocchia a questa retorica

Bene chi non si inginocchia a questa retorica

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Di Gracco Sartorio

 

Avevo un rispetto iniziale per il movimento Black Lives Matter, nel senso che alcune questioni che sollevavano sulla disuguaglianza sociale che negli Stati Uniti ha un risvolto anche razziale, sono vere.

Poi hanno cominciato a buttare giù statue, a interpretare fanaticamente la Storia e la Cultura secondo dogmi di progressismo e politicamente corretto fino a livelli pericolosi diventando essi stessi razzisti e imperialisti nei confronti degli esseri umani del passato. Sì, proprio così: il loro atteggiamento di superiorità nei confronti dei popoli del passato che sviluppandosi in condizioni radicalmente diverse hanno ovviamente sviluppato modi di pensare diversi, è identico a quello stesso atteggiamento di superiorità che avevano/hanno i razzisti nei confronti di altri popoli e etnie.

Uguale, stessa presunzione di voler imporre dall'alto la propria mentalità ad altri che non possono difendersi, stessa identica cosa solo che loro vorrebbero imporla a popoli del passato. Pretendere che uno cresciuto nella ferocia del Medioevo, dell'Antichità o anche dell'Età Moderna, abituato a convivere con dolore e morte intorno a sé fin da piccolo, possa ragionare come un 15enne cresciuto con lo smartphone è una chiusura mentale degna del peggior razzismo.

Si vorrebbe forse, ad esempio, incolpare l'uomo dell'età del ferro di non essere stato spontaneamente femminista, pacifista, non violento, totalmente ugualitarista pienamente democratico e tutto quanto, fregandocene del fatto che in quel contesto una civiltà del genere sarebbe sopravvissuta meno di un quarto d'ora, però al tempo stesso dovremmo essere tolleranti con qualsiasi cultura attuale contemporanea purché non sia occidentale. È una contraddizione che non fa altro che applicare agli uomini del passato i sentimenti razzisti che loro dicono di combattere nel presente.

E, secondo me, cancellare la Storia, la nostra consapevolezza e identità è molto pericoloso per il futuro. Che poi che l'uomo attuale, compreso quello occidentale, sia più buono del passato, non è vero, la ferocia dello sfruttamento è la stessa anche se oggi più nascosta, ma su quello feci un post tempo fa sull'inferno delle miniere dove si estrae il coltan per i nostri tablet e telefonini giusto per fare un esempio a caso.

E quindi io fossi un calciatore non mi inginocchierei.

Non mi inginocchio davanti agli Dei, figuriamoci se mi inginocchio davanti a chi disprezza i padri e gli antenati.

Invece davanti a uno sciopero di lavoratori che lottano per migliorare le proprie condizioni di vita, sì, potrei fare anche questo gesto, (perché tradizionalmente uno in teoria si dovrebbe inginocchiare davanti al sovrano e appunto in quel il popolo per me è sovrano e quindi ci sta). Ma infatti queste lotte sono una costante nel passato ben più che nel presente, non sono una specificità nostra, anzi, senza chi combattè in passato non avremmo i diritti che abbiamo oggi e che infatti stiamo perdendo uno dopo l'altro inesorabilmente.

Ecco: prendiamo esempio da chi ha combattuto in passato altro che cancellarlo o andare a vedere per ogni caso se era politicamente corretto... Pensiamo al mondo che lasciamo ai nostri figli invece di fare i bacchettoni con i nostri Padri, che mondo lasciamo? Un mondo in cui puoi avere 800 sessi diversi ma nessun lavoro?

Bene chi non si inginocchia davanti a questa retorica.

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