Bolivia, i golpisti di Camacho non riconoscono vittoria MAS. Tribunale TSE: "Rispettare esito delle elezioni"
Nonostante una vittoria schiacciante che ha visto vincitore il candidato del Movimento per il socialismo Lucho Arche dalle elezioni di domenica scorsa, la destra golpista, che già contestò lo scorso anno l'affermazione di Evo Morales, torna alla carica contestando il risultato elettorale.
La situazione resta preoccupante anche alla luce di un particolare da non trascurare. Finora Washington non si è pronunciata sulle elezioni in Bolivia, fatto che potrebbe far pensare che i Luis Fernando Camacho ed i suoi sostenitori, che ha ottenuto solo il 14,7% a queste elezioni, siano in qualche modo sponsorizzati nelle loro proteste dal Dipartimento di Stato USA.
Tra l'altro Arche ha annunciato che come assumerà le sue funzioni ristabilirò le relazioni diplomatiche con Cuba e Venezuela.
Resta il fatto che Il presidente del Tribunale supremo elettorale (TSE) della Bolivia, Salvador Romero, ha esortato ieri tutti gli attori politici a rispettare i risultati delle elezioni, dopo la mobilitazione di alcuni gruppi che hanno protestato per l'esito del voto.
In una conferenza stampa, Romero ha chiesto a tutti gli attori politici, sociali e regionali di rispettare "i risultati delle elezioni del 2020", dopo che ieri sono state registrate manifestazioni nei dipartimenti di Cochabamba e Santa Cruz.
" Il giorno delle elezioni è stato pulito, il conteggio è trasparente", ha ribadito Romero.
"Pertanto, invitiamo tutti i cittadini, tutti gli attori politici, sociali e regionali, ad attendere con calma la chiusura del conteggio, che viene effettuata con la massima trasparenza" ha detto il portavoce della TSE.
#Cochabamba
— Los Tiempos (@LosTiemposBol) October 20, 2020
Manifestación de ciudadanos en inmediaciones del centro de cómputo del TED en rechazo a los resultados, hasta ahora preliminares, de las elecciones del domingo pasado. Afirman que hubo fraude para favorecer al MAS.
????Daniel James-LT pic.twitter.com/rSOQ6CCkPx
Ieri, decine di persone hanno manifestato nella città di Cochabamba (e nell'omonimo dipartimento) per protestare contro i risultati delle elezioni. Con le bandiere boliviane, i manifestanti hanno protestato vicino al centro informatico del Tribunale elettorale dipartimentale (TED) per chiedere la ripetizione delle elezioni.
Risultati verificabili e pretesti dell'opposizione
Con l'81,76% degli atti conteggiati dall'Organo Elettorale Plurinazionale (OEP), il Movimento al Socialismo (MAS) è al primo posto , con il 53,58% dei voti totali ; Segue Comunidad Ciudadana, con il 29,59%.
A proposito di questo conteggio, Romero ha sottolineato che l'ente ha adempiuto alla sua responsabilità di portare avanti un processo elettorale "con risultati verificabili".
Ma sebbene il governo nato dal golpe, l'oppositore Carlos Mesa e Il capo dell'Organizzazione degli Stati americani (OAS), Luis Almagro abbiano riconosciuto il trionfo virtuale del MAS di Luis Arce, il candidato alla presidenza di Creemos, Luis Fernando Camacho, ha rilasciato una dichiarazione nella quale ha assicurato che il Paese sta vivendo "momenti di incertezza". "per la presunta "cattiva gestione" del TSE.
Posición de la Alianza CREEMOS pic.twitter.com/X7RdsT7aFn
— Luis Fernando Camacho (@LuisFerCamachoV) October 21, 2020
Tuttavia, prima del giorno delle elezioni il portavoce della TSE aveva riferito che avrebbe sospeso il Sistema di diffusione dei risultati preliminari (Direpre) dopo aver condotto test e aver concluso che non consentiva " la sicurezza della completa diffusione dei dati".