Bombe "democratiche" e "responsabilità di proteggere". I primi 3 paesi minacciati da Biden
di Aurelio Armellini
C’è chi ancora si emoziona per una finta scelta. C’è chi come Severgnini sul Corriere della Sera scrive che se vince Trump allora questa volta per davvero - e non possiamo più fingerlo a noi stessi - dovremmo ammettere che gli Stati Uniti non sono più il faro di democrazia che pensavamo. E c’è poi la realtà: il candidato “democratico” Biden.
Trump l’ha definito "burattino dei castro-chavisti" e lui, sullo stesso giornale messicano “El Tiempo”, si è sbrigato - come se qualcuno sano di mente avesse avuto il minimo dubbio a proposito - ad affermare di non essere socialista. "Sarò chiaro: non sono socialista. Una coalizione ampia di statunitensi si è unita a me e alla mia visione per il futuro di questo paese. Trump ricorre a bugie, disinformazione e invita a interferenze straniere nelle nostre elezioni, tutto per distrarre dai suoi fallimenti come presidente”, ha dichiarato Biden.
Non solo. Il candidato "democratico" – e qui è il punto che fa venire i brividi – prosegue: "Il mio obiettivo sarà promuovere e raggiungere la libertà per le persone che vivono sotto i regimi oppressivi guidati da Maduro, Ortega e dal regime cubano. Difenderò i valori universali della democrazia e dei diritti umani. E, a differenza di Donald Trump, proteggerò le persone che fuggono dall'oppressione di queste dittature."
Per quanto Trump possa e giustamente farci ribrezzo, c’è una cosa su cui non si può discutere perché è un fatto: il miliardario non ha iniziato nessuna nuova guerra. Non ha concluso quelle che aveva promesso, ha stracciato l’accordo con l’Iran e il criminale embargo contro Teheran, Avana e Caracas lo annovera tra gli assassini che la storia non perdonerà. Ma Biden, come del resto (altro fatto) “le 7 guerre del premio Nobel per la pace Obama” dimostrano, rischia di essere anche peggio.
Quando Biden dice “Il mio obiettivo sarà promuovere e raggiungere la libertà per le persone che vivono sotto i regimi oppressivi guidati da Maduro, Ortega e dal regime cubano” dobbiamo tremare perché significa una cosa sola: bombe sulla retorica della famigerata "Responsabilità di proteggere" (o intervento umanitario), che conoscono bene le popolazioni di Afghanistan, Iraq, Libia, Siria, Yemen e su cui Papa Francesco si è espresso chiaramente come vi riportavamo qualche settimana fa.
Per buona pace dei Severgnini, Biden e Obama rappresentano, anche più di Trump, il vero volto dell’imperialismo Usa. Un volto orrido che ha le sembianze di bombe, sanzioni, tanti morti, profughi e disperati in tutto il mondo. Il tutto, chiaramente, coperto dalle fake news della propaganda “democratica” delle corporazioni mediatiche asservite.