Diversi miliziani siriani appoggiati dalla Turchia sarebbero risultati positivi al coronavirus in Libia
Diversi miliziani siriani sarebbero risultati positivi per il coronavirus in Libia, ha riferito la giornalista investigativa Lindsey Snell, citando fonti dell'Esercito siriano libero (FSA) sostenuto dalla Turchia.
Secondo la giornalista, almeno due dei miliziani siriani sono stati trasferiti nella base aerea di Mitiga nella capitale, Tripoli.
Altri 17 mercenari che sono dimostrati positivi nell'Ain Zara vicino a Tripoli sono stati trasferiti in una località sconosciuta all'interno del paese devastato dalla guerra.
The two COVID-infected TFSA who were moved to Mitiga are reported (by TFSA sources) to be:
— Lindsey Snell (@LindseySnell) April 6, 2020
Ahmad Taher Abu Zayd, Hamza Division
Mahmoud Yousef Abo Ayoob, 9th Division https://t.co/zPVBX2NSeO
I mercenari i sostenuti dalla Turchia non hanno commentato la notizia, né il governo di accordo nazionale (GNA) con sede a Tripoli, che è il loro principale alleato in Libia.
Lindsey Snell è stata la prima giornalista a divulgare informazioni sullo schieramento di miliziani siriani in Libia; è stato poi successivamente riportato da una serie di pubblicazioni, tra cui Bloomberg News.