Dove si trova Carlo, 90 anni, prelevato a forza e recluso in una Rsa perché troppo generoso?
INTERVENGA LA POLITICA!
Sembra una storia di altri tempi crudeli e invece è una storia di questi tempi crudeli. La trasmissione Le Iene ha avuto il merito di svelarla.
Carlo Gilardi, 90 anni, benestante per ragioni di famiglia, vita spartana a lavorare in campagna, generosità estrema e disinteressata, umile e colto, è giustamente considerato un santo da chi lo conosce. Ad Airuno, ha sempre aiutato tutte le persone bisognose con il denaro e l’ospitalità nella sua vecchia grande casa. Le testimonianze sono tante.
Persona lucidissima e autosufficiente, si è rammaricato quando anni fa gli è stato imposto un amministratore di sostegno (così da sottrargli la disponibilità dei conti correnti). Scrive al giudice lettere a mano, denunciando manovre poco chiare. Triste per essere diventato “inutile”, come dice, si rammarica per essere ancora vivo,
Ma il peggio arriva qualche settimana fa. Carlo viene prelevato a forza e condotto non si da dove. L’ultimo dialogo – registrato di nascosto – con l’amministratrice (avvocata Barra) è terribile: lei glaciale, lui che in modo dignitoso ma accorato cerca di opporsi alla deportazione.
Nessuno sa dove sia adesso Carlo, in quale Rsa fra le tante che in questo 2020 hanno visto gli “ospiti” morire in gran numero o sopravvivere disperati senza il conforto della visita da parte di persone care, vista l’emergenza Covid-19.
Immaginare quest’uomo solo e recluso per eccesso di generosità è terribile.
Invano l’inviata delle Iene ha insistito con l’avvocata: Dov’è Carlo? Perché ricoverarlo a forza dove lui non voleva, invece di sostenerlo a casa sua?
Dopo aver visto questo reportage-inchiesta , è opportuno mandare una email a vogliamonotiziedicarlo@gmail.com.
Servirà a far pressione… su chi di dovere.
Marinella Correggia