"Dovranno venire a rapirmi". Pablo Hasel non andrà volontariamente in carcere
Il rapper Pablo Hasel ha spiegato che non andrà volontariamente in prigione questo venerdì, quando scadrà il termine fissato dal Tribunale nazionale: "Dovranno venire a rapirmi".
In un tweet il rapper ha scritto: "Sarebbe un'umiliazione indegna andare con i miei piedi prima di una sentenza così ingiusta". Hasel ha tempo fino alle 20:00 per entrare in carcere.
Hoy a las 20:00 h termina el plazo para ingresar voluntariamente en prisión. Sería una humillación indigna acudir por mi propio pie ante una sentencia tan injusta. Tendrán que venir a secuestrarme. Aún falta solidaridad para frenar este grave ataque a nuestras libertades.
— Pablo Hasel (@PabloHasel) February 12, 2021
"Manca ancora la solidarietà per fermare questo grave attacco alle nostre libertà", ha stabilito prima del suo ordine di ammissione in prigione dopo essere stato condannato per esaltazione del terrorismo e insulti alla monarchia spagnola che "feriscono la dignità del re emerito, minando la sua fama o minando la propria stima ", motivo per cui costituiscono il reato di insulti contro la Corona.
Il "crimini" di Hasel, quindi, sono quelli di aver scritto canzoni contro la dinastia dei Barboni di Spagna ed ha denunciato le violenze della polizia spagnola.
Proprio oggi HAsel ha scritto una nuova canzone che accusa Felipe VI e la Casa Reale assicurando al contempo di mostrare "la verità" nelle sue canzoni e che "la storia ci assolverà".
"Non c'è dubbio che senza libertà di espressione e informazione, non c'è democrazia". La nuova canzone del rapper Pablo Hasel inizia con il discorso pronunciato mercoledì scorso dal re Felipe VI alla cerimonia di premiazione dell'Associazione della stampa di Madrid e accusa il governo di "perpetuare la repressione" poche ore dopo la sua scadenza. prigione.
Non chiamandosi Alexei Navalni, non essendo un razzista utile alle agende occidentali, la vicenda di Hasel non ha riempito le pagine scritte e on line dei media mainstrem