Draghi, da ITA a Embraco, governo dei licenziamenti di massa

Draghi, da ITA a Embraco, governo dei licenziamenti di massa

I nostri articoli saranno gratuiti per sempre. Il tuo contributo fa la differenza: preserva la libera informazione. L'ANTIDIPLOMATICO SEI ANCHE TU!

 

Per chi ha ancora un posto di lavoro, non per fortuna essendo un diritto, è di fronte a due alternative che fanno impallidire il detto bere o affogare. Infatti, se non si muore sul lavoro, ad oggi i decessi complessivi sono 1341, c'è il licenziamento. C'è una terza alternativa, una speranza, quella di un lavoro sempre sotto la spada di Damocle della precarietà.

Dallo sblocco dei licenziamenti avvenuto con il Governo dei "migliori" guidati da Mario Draghi, è stata un'ecatombe e le due vertenze Embraco e ITA, pur diverse, sono lo specchio della tragica situazione nella quale viviamo. Non vogliamo essere pessimisti ,a con tutta probabilità, diversi stabilimenti di Stellantis, Ex FIAT, avranno problemi, con il pretesto di mancanza di chip, crisi delle vendite, migliaia di lavoratori sono a rischio.

Seppur non direttamente repsonsabile, ma dalla Whirlpool, alla recente vicenda di Caterpillar, Embraco, Gianetti, GKN, fino all'ex Alitalia, questo esecutivo non è stato capace, per volontà politica, di bloccare questa emorragia di posti di lavoro.

Ormai è uno tsunami di delocalizzazioni, eppure, vista l'assenza di una forza politica di rilievo e di un sindacato conflittuale che abbia voce in capitolo, c'è stata la proposta dei lavoratori della GKN di campi Bisenzio elaborata con alcuni giuristi per impedire alle aziende di prendersi i soldi pubblici, licenziare e scappare all'estero. Tutto tace finora, la legge giace in commissione bilancio del Senato.

Intanto, oggi al MISE una nuova processione di lavoratori che rischiano di perdere il posto di lavoro, quelli di Embraco, i quali denunciano come Carlo Calenda quando era a capo del MISE, "ci ha venduti alla Ventures per poi essere truffati". Per queste maestranze il 22 gennaio 2022 è l'ultimo giorno per salvare il posto di lavoro.

Davanti al MISE anche i lavoratori dell'Ex Alitalia ora con la newco Ita, guidata dal discepolo di Sergio Marchionne, Alfredo Altavilla. Sono 1322 i lavoratori che rischiano il licenziamento con questa operazione benedetta da governo, politica e media.

Per queste ragioni domani è più importante che mai partecipare allo sciopero generale proclamato da Cgil e Uil. Una mobilitazione con molti limiti e critiche da fare, ma non è il momento.

Oggi i lavoratori devono convergere e insorgere. Non tutto è perduto per rilanciare la lotta di classe in Italia contro il Governo dei licenziamenti di massa, delle misure repressive che non hanno nulla di sanitario, la precarietà, i rincari e dei morti sul lavoro.

 

 

 

 

Francesco Guadagni

Francesco Guadagni

 

Nato nell'anno di grazia 1979. Capolavoro e mancato. Metà osco, metà vesuviano. Marxista fumolentista. S.S.C.Napoli la mia malattia. Pochi pregi, tanti difetti, fra i quali: Laurea in Lettere Moderne, Iscrizione all'Albo giornalisti pubblicisti della Campania dal 2010. Per molti anni mi sono occupato di relazioni sindacali, coprendo le vertenze di aziende multinazionali quali Fiat e di Leonardo Finmeccanica. Impegno di militanza politica, divenata passione, è il Medio Oriente. Per LAD Gruppo Editoriale ho pubblicato il libro 'Passione Pasolini - Un Viaggio con David Grieco', prefazione di Paolo Desogus. 

Strage di Suviana e la logica del capitalismo di Paolo Desogus Strage di Suviana e la logica del capitalismo

Strage di Suviana e la logica del capitalismo

3 LIBRI PER "CAPIRE LA PALESTINA" LAD EDIZIONI 3 LIBRI PER "CAPIRE LA PALESTINA"

3 LIBRI PER "CAPIRE LA PALESTINA"

Trent’anni fa, il genocidio in Ruanda di Geraldina Colotti Trent’anni fa, il genocidio in Ruanda

Trent’anni fa, il genocidio in Ruanda

La tigre di carta è nuda di Clara Statello La tigre di carta è nuda

La tigre di carta è nuda

"11 BERSAGLI" di Giovanna Nigi di Giovanna Nigi "11 BERSAGLI" di Giovanna Nigi

"11 BERSAGLI" di Giovanna Nigi

Lenin, un patriota russo di Leonardo Sinigaglia Lenin, un patriota russo

Lenin, un patriota russo

Il PD e M5S votano per la guerra nel Mar Rosso di Giorgio Cremaschi Il PD e M5S votano per la guerra nel Mar Rosso

Il PD e M5S votano per la guerra nel Mar Rosso

Il caso "scientifico" dell'uomo vaccinato 217 volte di Francesco Santoianni Il caso "scientifico" dell'uomo vaccinato 217 volte

Il caso "scientifico" dell'uomo vaccinato 217 volte

L'austerità di Bruxelles e la repressione come spettri di Savino Balzano L'austerità di Bruxelles e la repressione come spettri

L'austerità di Bruxelles e la repressione come spettri

Ucraina. Il vero motivo di rottura tra Italia e Francia di Alberto Fazolo Ucraina. Il vero motivo di rottura tra Italia e Francia

Ucraina. Il vero motivo di rottura tra Italia e Francia

Difendere l'indifendibile (I partiti e le elezioni) di Giuseppe Giannini Difendere l'indifendibile (I partiti e le elezioni)

Difendere l'indifendibile (I partiti e le elezioni)

Autonomia differenziata e falsa sinistra di Antonio Di Siena Autonomia differenziata e falsa sinistra

Autonomia differenziata e falsa sinistra

L'INDUSTRIA AUTOMOBILISTICA E L'INTERESSE NAZIONALE di Gilberto Trombetta L'INDUSTRIA AUTOMOBILISTICA E L'INTERESSE NAZIONALE

L'INDUSTRIA AUTOMOBILISTICA E L'INTERESSE NAZIONALE

Libia. 10 anni senza elezioni di Michelangelo Severgnini Libia. 10 anni senza elezioni

Libia. 10 anni senza elezioni

Lenin fuori dalla retorica di Paolo Pioppi Lenin fuori dalla retorica

Lenin fuori dalla retorica

Il nodo Israele fa scomparire l'Ucraina dai radar di Paolo Arigotti Il nodo Israele fa scomparire l'Ucraina dai radar

Il nodo Israele fa scomparire l'Ucraina dai radar

DRAGHI IL MAGGIORDOMO DI GOLDMAN & SACHS di Michele Blanco DRAGHI IL MAGGIORDOMO DI GOLDMAN & SACHS

DRAGHI IL MAGGIORDOMO DI GOLDMAN & SACHS

Registrati alla nostra newsletter

Iscriviti alla newsletter per ricevere tutti i nostri aggiornamenti