Gli esperti inglesi del JCVI bloccano i vaccini Covid per i giovani sani
Niente vaccinazioni per i giovani sani nella fascia d’età 12-15 anni nel Regno Unito. Il Comitato congiunto per la vaccinazione e l'immunizzazione (JCVI), ovvero gli esperti del comitato medico-scientifico britannico indipendente che assiste il governo di Boris Johnson sulla campagna vaccinale anti Covid, ha stabilito che il rapporto fra rischi e benefici per questa fascia d’età non suggerisce il via libera basato solo su considerazioni di cautela sanitaria generale.
Per questo motivo la vaccinazione in quella fascia d’età non è raccomandata. Mentre invece la vaccinazione è raccomandata per i giovani più a rischio, cioè con altre patologie concomitanti come malattie croniche cardiache, polmonari, renali, epatiche e neurologiche.
La decisione arriva esattamente una settimana dopo che il Dipartimento della salute e dell'assistenza sociale (DHSC) ha confermato che erano in corso i preparativi per garantire che il servizio sanitario nazionale fosse pronto a offrire vaccini contro il coronavirus a tutti i giovani dai 12 ai 15 anni in Inghilterra dall'inizio di settembre.
La decisione del Regno Unito segue la scelta analoga della Germania nel non raccomandare la vaccinazione nei soggetti giovani sani. Robert Dingwall, membro del Comitato congiunto per la vaccinazione e l’immunizzazione e professore emerito e direttore fondatore dell’Istituto di Scienza e Società, Università di Nottingham, scriveva su Twitter: «Gli adolescenti sono intrinsecamente a basso rischio di Covid. I vaccini devono essere eccezionalmente sicuri per superare i rischi. Dato il basso rischio di Covid per la maggior parte degli adolescenti, non è immorale pensare che possano essere meglio protetti dall’immunità naturale generata dall’infezione piuttosto che chiedere loro di correre il possibile rischio di un vaccino. La pandemia finirà attraverso l’immunità della popolazione, sia per la vaccinazione che per l’infezione precedente. Un’ultima ondata di infezioni lievi nei giovani non vaccinati potrebbe essere ciò che stiamo vedendo ora…».
Given the low risk of Covid for most teenagers, it is not immoral to think that they may be better protected by natural immunity generated through infection than by asking them to take the *possible* risk of a vaccine. (3/8)
— Robert Dingwall ???????????????????????????? ???????? Reunite (@rwjdingwall) June 30, 2021
The pandemic will end through population immunity, whether from vaccination or prior infection. A last wave of mild infections in unvaccinated younger people may well be what we are now seeing. The ONS serology data are more important than vaccine uptake in assessing this. (4/8)
— Robert Dingwall ???????????????????????????? ???????? Reunite (@rwjdingwall) June 30, 2021