Gli USA si arrendono: per tornare ai colloqui, revocare sanzioni all'Iran
In un'intervista al canale televisivo nordamericano PBS e pubblicata oggi, l'inviato speciale Usa per l'Iran, Robert Malley ha sottolineato che, affinché Teheran torni ai suoi impegni, Washington deve revocare le sanzioni che non hanno compatibilità con l'accordo nucleare, ufficialmente denominato Comprehensive Joint Action Plan (PIAC o JCPOA,).
Durante l'intervista, Malley ha fatto riferimento all'aumento dell'Iran dell'uranio arricchito e ha affermato che gli Stati Uniti sono in una posizione peggiore rispetto al programma nucleare iraniano ed a quando hanno lasciato l'accordo nucleare nel maggio 2018. "Questo è il motivo per cui vogliamo che l'Iran si conformi ancora. E gli Stati Uniti sanno che, per conformarsi nuovamente, dovranno revocare le sanzioni non coerenti con l'accordo raggiunto con l'Iran e gli altri paesi coinvolti nell'accordo nucleare”, ha dichiarato.
Le osservazioni sono arrivate in un momento in cui i rappresentanti di Francia, Germania, Regno Unito, Russia e Cina, nonché dell'Unione europea (UE), si incontreranno martedì prossimo per discutere del futuro dell'accordo nucleare, a Vienna.
Teheran, da parte sua, ha escluso qualsiasi colloquio diretto con Washington su questioni nucleari in questa prossima riunione.
Inoltre, prima dell'annuncio di tale incontro, l'Iran ha ribadito che non accetterà la revoca "graduale" delle sanzioni statunitensi e la sua "politica definitiva" si traduce nell'eliminazione di tutti gli embarghi.
"Come è stato chiaramente affermato più volte, un piano graduale [per la revoca delle sanzioni contro il Paese persiano] non è allo studio", ha avvertito in un'intervista Said Jatibzade, portavoce del ministero degli Affari esteri iraniano con il network Press TV.