I dati della campagna vaccinale in Serbia

I dati della campagna vaccinale in Serbia

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Nelle ultime settimane tra i paesi europei che si sono distinti per la celerità della campagna vaccinale si è imposta prepotentemente all'attenzione mediatica, la Serbia.

Proprio la Serbia è stato il terzo paese in Europa, dopo la Gran Bretagna e la Svizzera, a iniziare la  campagna vaccinale.

La vaccinazione di massa della popolazione nella lotta contro il Covid-19 è iniziata il 19 gennaio.

Abbiamo contattato l'Ambasciata della Serbia in Italia per avere dati e informazioni ufficali in merito. In Serbia - ci spiegano- i cittadini esprimono l'interesse ad essere vaccinati contro il Covid-19 attraverso il portale “e-Government “o per telefono - tramite il contact center: dopo ricevono un messaggio con la data e l'ora dell'appuntamento per la vaccinazione. Il governo serbo ha altresì abilitato la registrazione per la vaccinazione contro il coronavirus tramite l'applicazione Viber, Mediamente tra i 10.000 e i 15.000 cittadini ogni giorno, fanno domanda di vaccinazione attraverso il portale e-Government.

I cittadini possono scegliere il vaccino che desiderano ricevere, tra i seguenti: Pfizer-BioNTech, Sinopharm ( vaccino cinese), Sputnik V (vaccino russo) e AstraZeneca. Secondo i dati ufficiali il 70% dei vaccinati ha ricevuto il vaccino Sinopharm (più di un milione di cittadini), il 12% ha ricevuto il vaccino Pfizer, il 9% Sputnik V e il 9% il vaccino AstraZeneca. In base agli ultimi dati, in Serbia sono state somministrate 3.661.516 dosi di vaccino, di cui i cittadini completamente vaccinati (che hanno ricevuto entrambe le dosi) sono 1.604.760. In termini di percentuale, in relazione al numero di cittadini adulti, la prima dose è stata ricevuta dal 36%, la seconda dal 27%, mentre il 23% dei cittadini adulti è stato completamente immunizzato. L'obiettivo dichiarato  è di avere più di 2.800.000 persone vaccinate e 2.200.000 rivaccinate entro la fine di maggio, e più di tre milioni di persone vaccinate e rivaccinate entro la fine di giugno. Nella capitale  Belgrado, al 6 maggio, erano state vaccinate 613.642 persone , che rappresentano il 44,1% della popolazione adulta, e 490.891 persone sono state rivaccinate, ossia  il 35,3% della popolazione adulta.

La Serbia è stata anche in grado di donare lotti di vaccini ad altri paesi tra i quali la Macedonia il Montenegro e la Bosnia-Erzegovina .

In relazione all'apertura agli stranieri queste sono invece le indicazioni forniteci dall'Ambasciata: circa 53.000 cittadini stranieri che non hanno una residenza registrata in Serbia hanno richiesto la vaccinazione , registrandosi per la vaccinazione tramite il portale e-Government.

La vaccinazione è gratuita e lo stesso vale per i cittadini stranieri. Sui social media e su internet sono apparsi annunci per la vaccinazione tramite agenzie, ma non è possibile – secondo quanto riferito- prendere un appuntamento per la vaccinazione in Serbia tramite qualsiasi agenzia di viaggio straniera o nazionale, e queste sono frodi su internet. “Negli ultimi giorni, grazie alla grande pubblicità nei media di tutto il mondo e al processo ben organizzato di approvvigionamento dei vaccini e di immunizzazione in Serbia,- si legge poi nella nota inviataci - c'è un grande interesse a farsi vaccinare nel nostro paese, non solo dalla regione ma anche da gran parte dell'Europa occidentale e centrale. È stato registrato anche un gran numero di richieste di turismo vaccinale, sia di cittadini da quelle parti d'Europa, sia di tour operator, agenzie di viaggio e compagnie aeree. Se nel prossimo periodo ci sarà la possibilità di vaccinare i cittadini stranieri interessati (senza una residenza permanente registrata), la Serbia sarà molto lieta e, nella misura delle sue capacità, cercherà di accogliere anche queste richieste. In questo caso, informeremo il pubblico in modo tempestivo. Ma dobbiamo far presente che questo non è possibile in questo momento.  I cittadini stranieri possono esprimere l'interesse a farsi vaccinare in Serbia tramite il portale eGovernment, ma è importante notare che questo non è sufficiente e che è necessario ricevere una risposta di conferma e un invito con la data/ora e il luogo della vaccinazione. Per questo motivo non è consigliabile che i cittadini stranieri, avendo espresso l'interesse solo attraverso il portale eGovernment o anche senza farlo (visto che ci sono stati esempi del genere ai posti di vaccinazione), vengano in Serbia di propria iniziativa per essere vaccinati e così si espongano a situazioni e costi spiacevoli".

Francesco Fustaneo

Francesco Fustaneo

Laureato in Scienze Economiche e Finanziarie presso l'Università degli Studi di Palermo.
Giornalista pubblicista dal 2014, ha scritto su diverse testate giornalistiche e riviste tra cui l'AntiDiplomatico, Contropiano, Marx21, Quotidiano online del Giornale di Sicilia. 
Si interessa di geopolitica, politica italiana, economia e mondo sindacale

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