Il "ritiro russo" e lo spettacolo triste di media e governi occidentali

Il "ritiro russo" e lo spettacolo triste di media e governi occidentali

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Tutto come da copione. Terminate le esercitazione congiunte in programma con la Bielorussia, le forze armate di Mosca tornano nelle loro guarnigioni di appartenenza. Così media e governi occidentali che avevano suonato la grancassa bellicista dell’invasione, più come pretesto per alzare la tensione inviando nuove truppe in Europa Orientale e imbottire di armi l’Ucraina, adesso giocano la carta della Russia che avrebbe deciso di desistere dall’invasione a causa dell’azione occidentale.

Si adeguano a questo copione anche i vari megafoni della NATO in Italia, come Repubblica, i quali adesso danno spazio a dichiarazioni e analisi dove si afferma che Kiev, Washington e la NATO hanno “fermato” l’invasione russa.  

Tutto come prevedibile e previsto. Profetico fu proprio il ministro degli Esteri della Russia, Sergei Lavrov, dopo l’incontro con la sua omologa britannica Liz Truss. 

“Il risultato di tutto questo dramma che l'Occidente sta montando, anche cercando di trasformarlo in una tragedia, anche se sembra più una commedia, lo prevedo così: tra qualche tempo i paesi occidentali apprenderanno che le manovre russo-bielorusse sono finite e le truppe russe sono tornate in territorio russo”, affermava Lavrov anticipando quello che vediamo accadere oggi, “poi si farà un gran trambusto per dimostrare che l'Occidente è riuscito a ottenere la de-escalation dalla Russia. In realtà, però, sarà solo fumo”. 

Lavrov aveva poi evidenziato un altro aspetto importante occultato dalla propaganda di guerra occidentale. Ossia che le truppe russe, dopo le esercitazioni, faranno ritorno alle loro guarnigioni di schieramento permanente, mentre le truppe della NATO, dopo le manovre nei paesi del Baltico e del Mar Nero "di regola, non tornano mai a casa" e rimangono sul territorio di questi paesi.  

"Spero davvero che su questioni serie, che hanno a che fare soprattutto con la sicurezza europea, con la sicurezza di tutti i paesi senza eccezione, compresi i membri della NATO, l'Ucraina e la Russia, ci si comporti in modo più maturo e non si faccia una propaganda sfacciata nella speranza di un'altra avventura elettorale”, aggiungeva inoltre Lavrov cogliendo nel segno un altro punto. 

Ovviamente nella realtà parallela disegnata da Repubblica e megafoni NATO similari, oggi le truppe russe si ritirano per l’azione occidentale nonostante fossero già pronte per l’invasione dell’Ucraina. Qualcun altro si è spinto a scrivere che le truppe russe si ritirano addirittura dall’Ucraina. 

Continuerete a credere alle affermazioni di questi media?

La Redazione de l'AntiDiplomatico

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