“Indépendance Cha Cha" – l'inno dei movimenti anticoloniali panafricani

“Indépendance Cha Cha" – l'inno dei movimenti anticoloniali panafricani

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di Nora Hoppe e Tariq Marzbaan

 

"Indépendence Cha Cha"

 

Scritta e composta da Joseph Kabasele (meglio conosciuto con il suo nome d'arte "Le Grand Kallé"), uno dei grandi cantanti congolesi del ventesimo secolo, "Indépendance Cha Cha" fu eseguita per la prima volta insieme al suo gruppo African Jazz nel 1960 (il cosiddetto "Anno dell'Africa"), per celebrare l'imminente libertà del "Congo belga" (ora Repubblica Democratica del Congo) dai padroni coloniali belgi. La canzone ottenne un notevole successo e rimane il più noto esempio di rumba congolese a livello internazionale.

Il testo della canzone fa appello all'unità tra le diverse fazioni e le figure di spicco del movimento nazionale del Congo e loda i politici congolesi. Il ritornello attribuisce il raggiungimento dell'indipendenza interamente al popolo congolese:

 

Joseph Kabasele Tshamala: pioniere della musica moderna nel continente africano

 

Joseph Kabasele Tshamala (1930-1983), nacque a Matadi, nella Repubblica Democratica del Congo, allora chiamato Congo Belga. Nel 1953, fondò l'orchestra "African Jazz" con la quale rivoluzionò la musica congolese elettrizzando la rumba e introducendo la musica di ottoni importata da Cuba e dalle Indie occidentali dai marinai.

Le lingue adoperate nella sua produzione musicale erano principalmente il Lingala (una lingua bantu parlata nel nord-ovest della RDC), così come l'Indoubil (una lingua ibrida swahili parlata dalla gioventù), afro-cubano e il francese. Con il suo gruppo African Jazz, fu l'araldo della nuova società urbana di "Leopoldville" (Kinshasa) che cercava di superare un passato agonizzante e puntava a un nuovo futuro più luminoso; la sua musica rifletteva una mentalità urbana che, intrisa di tradizione, abbracciava anche il modernismo. Altri temi ricorrenti nelle canzoni di Kallé sono l'amore e la politica (l'unione nazionale dell'attuale RDC e il panafricanismo).

Nel gennaio 1960, una tavola rotonda riunì a Bruxelles i leader indipendentisti congolesi, tra cui Joseph Kasa-Vubu (futuro presidente) e il suo rivale Patrice Lumumba (futuro primo ministro), e le autorità belghe per negoziare la forma del futuro Congo (oggi Repubblica Democratica del Congo). Alla fine della tavola rotonda, la data dell'indipendenza fu fissata per il 30 giugno 1960. Per l'occasione, Grand Kallé compose "Indépendance cha cha", che fu trasmesso in Congo da Radio Congo Belge e attraverso il quale i congolesi seppero dell'indipendenza del loro paese. Divenne immediatamente l'inno dei movimenti anticoloniali in tutta l'Africa nera e il primo successo panafricano. Ma la stretta amicizia con Patrice Lumumba fu un fattore sia nell'ascesa che nella caduta di 'Le Grand Kallé'.

In occasione del 30° anniversario della sua morte, scrisse AMAGEP (un organizzazione panafricana no-profit: "African Marketing Global Empowerment and Projects") quanto segue su Joseph Kabasele: Cantautore, cantante e leader del gruppo, è senza dubbio il padre della moderna musica congolese. Questo titolo è giustificato da due ragioni. In primo luogo, a livello artistico, ha rivoluzionato la musica congolese creando il gruppo African Jazz nel 1953, in cui opta per la rumba e il samba afro-cubani, aprendo la strada alla musica congolese per essere acclamata in tutta l'Africa e nel mondo. È anche il maestro spirituale di personaggi che alla fine sono diventati celebrità musicali dell'Africa centrale negli anni '60. In secondo luogo, a livello politico, Joseph Kabasele è il primo artista africano ad utilizzare il suo genio musicale per portare avanti la causa panafricana, esprimendo attraverso una canzone il sogno di un'Africa indipendente, unita e prospera. La sua canzone "Indépendance Cha-Cha" sarà ballata in occasione dell'indipendenza di ogni nazione africana e diventerà uno dei successi africani di tutti i tempi.

"Independence Cha Cha" eseguito dal gruppo "Afro Fiesta" dal vivo a Città del Capo, in Sudafrica, il 30 giugno 2020 in onore dell'indipendenza del Congo, avvenuta proprio in questo giorno 60 anni fa.

                                                                                      * * * * *

Il 30 giugno 1960, alla Cerimonia della Proclamazione dell'Indipendenza del Congo, a cui  parteciparono dignitari congolesi e belgi (tra cui il re Baldovino), Lumumba, per il quale non era previsto uno spazio per intervenire, tenne un discorso improvvisato che ricordò al pubblico che l'indipendenza del Congo non era stata concessa magnanimamente dal Belgio:  [...] Per questa indipendenza del Congo, anche se oggi viene proclamata di comune accordo con il Belgio, un paese amichevole, con il quale siamo alla pari, nessun congolese degno di questo nome potrà mai dimenticare che è stata conquistata lottando, una lotta quotidiana, una lotta ardente e idealista, una lotta nella quale non ci sono state risparmiate né privazioni né sofferenze, e per la quale abbiamo dato la nostra forza e il nostro sangue. Siamo orgogliosi di questa lotta, di lacrime, di fuoco e di sangue, nel più profondo del nostro essere, perché è stata una lotta nobile e giusta, e indispensabile per porre fine all'umiliante schiavitù che ci è stata imposta con la forza. [...]

* * * * *

Sono passati anni da quel "giorno dell'indipendenza". E quello che possiamo imparare guardando indietro, dopo l'ignominioso assassinio di Lumumba - che annunciò non la fine di ma solo la transizione ad un nuovo e molto più subdolo tipo di colonialismo spostato dal Belgio agli USA che doveva assicurare  "le guerre eterne" (una famosa ricetta, applicata tra l'altro nell'Afghanistan) - a cominciare con la dittatura sostenuta dalla CIA di Mobuto, le successive guerre civili e continentali (compresa la guerra civile ruandese) è presente in quel discorso di Lumumba: che una vera indipendenza duratura poteva essere conquistata solo combattendo una lotta quotidiana, una lotta ardente e idealista. E, a causa della maledizione perpetua del colonialismo, questa è una lotta che deve rimanere in corso per sempre.

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Riferimenti:

JOSEPH KABASELE: Towards the 30th Anniversary of the death of a pioneer of modern African music

https://amagep.co.za/en/joseph-athanase-kabasele-towards-the-30th-anniversary-of-the-death-of-a-pioneer-of-modern-african-m/

Joseph Kabasele ” Grand Kallé ” : 39 ans après sa mort, ses oeuvres parlent à sa place !

https://congoprofond.net/joseph-kabasele-grand-kalle-39-ans-apres-sa-mort-ses-oeuvres-parlent-a-sa-place/

Congolese Independence Speech

https://www.wikiwand.com/en/Congolese_Independence_Speech

Discours de l'indépendance congolaise

https://www.wikiwand.com/fr/Discours_de_l%27ind%C3%A9pendance_congolaise

Patrice Lumumba Independence Day Speech (English Subtitles)

https://www.youtube.com/watch?v=Xh9c62PRwqo

 

 

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