Italia: un regime senza democrazia e Stato di diritto

Italia: un regime senza democrazia e Stato di diritto

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E' da un bel po' che sostengo che in Italia c'è un regime che con la democrazia e lo stato di diritto non c'entrano assolutamente nulla. La Costituzione e l'Ordinamento in generale sono completamente calpestati al fine di imporre un regime che esercita un controllo talmente capillare e paranoico approfittando del contenimento di una molto presunta pandemia. Tutto ciò è chiaramente possibile perchè gli organi di garanzia sono totalmente paralizzati. Mi riferisco agli organi di garanzia in senso ampio, per esempio la stampa è totalmente asservita ad una narrazione folle, ed è chiaro il perchè: i giornali campano di contributi statali e l'unico modo per sopravvivere è quello di piegarsi ai desiderata di chi detiene i cordoni della borsa (il governo). 

Per quanto riguarda gli organi di garanzia propriamente detti la realtà è sotto gli occhi di tutti. La magistratura amministrativa è stata colpita da uno scandaletto che ha riguardato il suo presidente e tutti hanno capito che è il caso di stare buoni, del resto "colpirne uno per educarne cento" era una massima orrenda delle Br ma alla bisogna sanno usarla anche gli altri. 

Per la magistratura ordinaria - posto che smontare questa assurda montatura è difficilissimo e i tempi sarebbero comunque lunghissimi - ci ha pensato il caso Palamara a delegittimarla e depotenziarla. Rimaneva nel suo piccolo "il Garante per la Privacy" che ha parlato innumerevoli volte contro i provvedimenti del governo che violano i più elementari diritti delle persone. Ma qui Draghi ha agito da perfetto uomo di potere: ha praticamente raddoppiato lo stipendio a tutti. Ovviamente, questo è il primo step, qualora il Garante continuasse a mettere il bastone tra le ruote sono certo che lo scandaletto che lo delegittima è già pronto. Insomma, perfetta strategia degna di Don Corleone, con le sue offerte al ribasso che non si possono rifiutare. 
Stupidi noi che abbiamo creduto creduto ad una operazione casuale in qualla che ha portato Draghi a Chigi. Quella è un'operazione studiata sin nei minimi dettagli, organizzata occupando o devitalizzando tutti i gangli vitali dello stato. E pure lui si muove con il piglio e la spregiudicatezza di chi è venuto per restare a lungo (a Chigi o al Quirinale). Prendiamone atto.

Giuseppe Masala

Giuseppe Masala

Giuseppe  Masala, nasce in Sardegna nel 25 Avanti Google, si laurea in economia e  si specializza in "finanza etica". Coltiva due passioni, il linguaggio  Python e la  Letteratura.  Ha pubblicato il romanzo (che nelle sue ambizioni dovrebbe  essere il primo di una trilogia), "Una semplice formalità" vincitore  della terza edizione del premio letterario "Città di Dolianova" e  pubblicato anche in Francia con il titolo "Une simple formalité" e un  racconto "Therachia, breve storia di una parola infame" pubblicato in  una raccolta da Historica Edizioni. Si dichiara cybermarxista ma come  Leonardo Sciascia crede che "Non c’è fuga, da Dio; non è possibile.  L’esodo da Dio è una marcia verso Dio”.

 

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