La Turchia pone le basi per un possibile riavvicinamento diplomatico con la Siria

La Turchia pone le basi per un possibile riavvicinamento diplomatico con la Siria

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Il ministro degli Esteri turco Mevlut Cavusoglu ha rivelato che la comunicazione politica con il governo siriano necessita di un "luogo appropriato", parlando anche dei quattro obiettivi del suo Paese in Siria.

I media turchi hanno citato Cavusoglu durante il suo discorso alla riunione del Comitato Piano e Bilancio tenutosi ieri: "se esiste un luogo appropriato per aumentare i contatti tra i servizi di intelligence a livello diplomatico, lo valuteremo".

 

Ankara interruppe le relazioni diplomatiche con Damasco all'inizio della guerra, sostenendo e assistendo varie milizie antigovernative. Erdogan ha svolto un ruolo di primo piano nel sostenere l'opposizione nel suo tentativo di rovesciare Bashar al Assad.

Nel frattempo, la Turchia sta spingendo i rifugiati siriani in patria. Secondo Davutoglu, quasi 530.000 siriani sono tornati dalla Turchia in Siria, precisandoche ciò è stato possibile "grazie agli sforzi compiuti per garantire la stabilità".

Ha sottolineato che Ankara aderisce a quattro obiettivi strategici in Siria, che sono preservare l'unità del Paese, la stabilità permanente basata su una soluzione politica, rimuovere il “terrorismo” dai confini della Turchia e garantire il ritorno sicuro dei rifugiati siriani nel loro Paese.

La Turchia occupa attualmente un'area stimata di 8.835 chilometri quadrati in Siria, inclusi oltre 1000 insediamenti e diverse basi militari.

Dallo scoppio della guerra siriana, Erdogan ha regolarmente preso di mira la sua controparte siriana, definendola un "tiranno" e un "macellaio".

Tuttavia, attraverso le pressioni del governo russo, negli ultimi anni la posizione di Erdogan si è ammorbidita mostrandosi possibilista circa un lento riavvicinamento a Damasco, dichiarando ad agosto che il dialogo politico e la diplomazia non possono essere interrotti tra i due Paesi.

Tuttavia, la Siria ha negato di aver stabilito stretti contatti con il governo turco, limitando lo scambio esclusivamente all'intelligence.

Il 22 ottobre scorso Ankara ha rinnovato la sua richiesta di un accordo tra il governo siriano e l'opposizione siriana su una costituzione e una tabella di marcia che includa un processo elettorale.

 

La Redazione de l'AntiDiplomatico

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