La Turchia valuta la possibilità di migliorare i rapporti con la Siria
Il presidente siriano Bashar al-Assad in un incontro con il suo omologo turco Recep Tayyip Erdogan ad Aleppo il 22 luglio 2009.
La Turchia sta valutando la possibilità di costruire nuove relazioni con il governo siriano e di risolvere la questione del Partito dei Lavoratori del Kurdistan.
Il quotidiano locale Hurriyet, citando fonti a conoscenza della questione, ha annunciato, ieri, che ad Ankar sono in corso colloqui per ristabilire le relazioni con la Siria.
Il rapporto ha evidenziato che i legami già esistenti tra Damasco e Ankara possono essere migliorati e che tali sforzi aprirebbero una nuova porta di opportunità per la Turchia, soprattutto per risolvere il problema siriano e la questione dei membri del Partito dei lavoratori del Kurdistan (PKK ), gruppo che Ankara considera terrorista.
Il quotidiano ha indicato che Ankara insiste su tre questioni: mantenere la struttura unificata e l'integrità territoriale della Siria, garantire la sicurezza dei profughi per tornare in patria e fermare le attività del PKK.
In questo modo ha indicato che la Turchia ritiene che la visita del presidente siriano, Bashar al-Asad, negli Emirati Arabi Uniti (UAE) il 18 marzo riveli che il governo di Damasco deve prendere nuove iniziative e raccogliere il suo sostegno per stabilizzare ulteriormente il Paese.
Citando le fonti, il quotidiano spiega che Ankara potrebbe modificare questo processo a suo favore, se i rapporti con gli Emirati Arabi Uniti fossero considerati una "nuova fase", e che il successo di questo sforzo porterebbe al ritorno di almeno la metà dei profughi siriani residenti in Turchia.
Il desiderio della Turchia di riprendere le relazioni con la Siria arriva in un momento in cui c'è stato un disgelo nelle relazioni dei paesi arabi con la Siria negli ultimi mesi e la sospensione della Siria alla Lega potrebbe essere revocata.